lunedì 25 aprile 2011
La fine è un nuovo inizio....
Spero non me ne voglia il Signor Terzani (che, a seconda dei punti di vista, ci guarda da lassù oppure, come mi piace pensare, si è reincarnato in un nuovo essere
umano, che potrà essere niente meno che speciale) se mi sono permessa di parafrasare il titolo di un suo bellissimo libro.....va da sè che i miei scritti nulla hanno a che vedere con i suoi, un artista della penna ed un uomo che tanto è cambiato, maturato ed ha modificato il punto di osservazione dei fatti, misfatti e delle cose che erano importanti per lui, un uomo che ha iniziato la sua carriera scrivendo di guerra ed ha finito per parlare di amore, amore per la vita;
un uomo che (ecco, vedete , alla fine c'è sempre un punto in comune...) amava molto l'India....
E' che questo titolo, Signor Terzani, l'ho amato dal primo momento il cui i miei occhi lo hanno incrociato.
Perchè è un titolo speranzoso, un titolo che dà forza invece che abbattere, la forza che viene da ogni nuovo inizio, perchè pone l'accento su qualcosa che è in divenire, su qualcosa che si trasforma..... per questo mi sono permessa di "rubarlo" ed ho commesso un piccolo sacrilegio ponendolo nel mio modestissimo blog.
Quindi eccoci qui care amiche ed amici, alla fine di questo anno sabbatico....ed all'inizio di una nuova vita "normale".
Ho pensato cristallizzare nella storia alcune emozioni, eccole qui:
PAESI VISITATI: ISRAELE/GIORDANIA/INDIA/MALAYSIA/THAILAND/SINGAPORE/BALI/AUSTRALIA/NEW ZEALAND/INDIA SECONDA PUNTATA/ESPANA
KM PERCORSI:
in aereo circA 56.000 KM. In bus/treno/bici/rikshaw/a piedi....incontabili!!!!! ma tanti........davvero tanti!
MEZZI UTILIZZATI:
aereo per gli spostamenti più lunghi (Santa Air Asia), bus (se li vogliamo chiamare così quelli in India ed anche alcuni in Thailandia...), treni (ricordiamo l'epico
viaggione Delhi/Trivandrum,42 ore di treno!!!) , rikscio (il meno possibile, non ho mai amato le discussioni pre e post), taxi (vedi rikscio) , bici (divertentissima gita a Bali carica come babbo Natale il 24 dicembre, temevo mi fermassero per intralcio al suolo stradale), piedi (2 paia di Nike demolite...) metro (sempre divertente l'esperienza a Delhi, sai dove sali e sai anche dove scendi, cioè dove scende la massa, che di solito non è mai dove devi scendere tu ma pazienza)/elefante.
MOMENTO PIU' EMOZIONANTE:
02 maggio, primo giorno sabbatico, Tel Aviv, lungomare, tramonto, un succo di mango e delle arachidi.
La cena più buona della mia vita. Quell'emozione resterà unica, pura libertà. Noooo, non c'era un figo vicino a me, anche se a Tel Aviv basta dare un'occhiata in giro ed un figo lo vedi subito in Israele.
MOMENTO PIU' FELICE:
non lo so, tanti
MOMENTO PIU' DIFFICILE:
ecco questo forse lo so....no, non è l'abbattimento dell'hotel a Delhi come verrebbe facile pensare....
Direi i giorni passati ad Agra, una città tra le più famose in India dato che il Taji Mahal si trova qui. Se dovessi dipingere l'inferno somiglierebbe molto ad Agra ed ai suoi gentili ed ospitali abitanti. Soprattutto i guidatori di rikscio. Anche lì si è imparato molto. Sull'inutilità della mia ostinazione.
Finchè non ho visto i bambini negli slum. Allora ho capito cos'è davvero difficile.
MOMENTO PIU' DIVERTENTE:
ecco, a posteriori direi l'abbattimento dell'hotel a Delhi. Ogni volta che lo racconto la gente si scompiscia dalle risate. Adrian, un ragazzo che ho conoscuto ad una festa in India, mi ha chiesto se poteva usare questa storia perchè è
la più divertente che ha sentito in India. Ad onor del vero lì per lì non mi veniva un gran che da ridere....
QUELLO CHE HO IMPARATO E/O CAPITO:
una quantità infinita di cose, sul mondo e su me stessa. Ma il punto non è imparare e nemmeno capire, è ricordare.... una volta che hai capito, imparato, NON DIMENTICARE. Tenere sempre presente. Come una foto che tieni sulla scrivania o sul comodino, anche se conosci a memoria ogni pixel aiuta riguardarla sempre.
Qualcuno mi ha detto una cosa molto bella qualche giorno fa..."non dobbiamo permettere al sistema di richiuderci gli occhi" Grazie x avermelo detto...
QUELLO CHE E' STATO DIFFICILE VEDERE:
tante cose, ne cito alcune....la morte a Varanasi. Le condizioni della gente che vive negli slum camminandoci in mezzo (e pensando che io avevo una scelta, quella di andarmene); sempre in India, i bambini che costruiscono mattoni e che non ridono mai; le prostitute bambine a Bangkok.
...SE TORNASSI INDIETRO:
certo a posteriori è facile rispondere, è che si parte con un'idea e strada facendo ne vengono altre, altri desideri, altre esigenze;ecco rifacendo il tutto eviterei alcuni paesi e mi fermerei da qualche parte un pò di mesi per aiutare chi è in difficoltà; cioè tutto il mondo praticamente.
QUELLO CHE NON MI ASPETTAVO:
Amritsar, India, Golden Temple, Sikh people. Gente incredibile.
I malesi: gente colta, curiosa, gentile, disponibile. Ed un paese all'avanguardia. Dico solo che c'è il wifi sui bus a Penang x esempio.
Petra: immaginavo una città bella, ma quel che ho visto è inimmaginabile.
Jerusalem: non si può spiegare, bisogna vederla.
Il gompa nel quale prega il Dalai Lama. Altro che San Pietro. Qui ci si sente a casa.
QUELLO CHE MI HA DELUSO:
non voglio fare di tutta l'erba un fascio, però....la disarmante noncuranza degli indiani nei confronti del prossimo e soprattutto delle donne. L'indifferenza
dei neozelandesi per tutto quello che avviene nel mondo. Il razzismo in Israele: devo dire che mi aspettavo di più da un popolo che è perseguitato da millenni. Il contrasto tra il sorriso dei thailandesi e la distanza che in realtà mettono tra loro e te. Il turista medio stupido ed irrispettoso delle culture locali; questo purtroppo si trova sempre, in tutto il mondo.
YOGA E MEDITAZIONE:
ieri sono riuscita a toccare le ginocchia con la testa (non la testa con le ginocchia....), chi lo avrebbe mai detto???
I dieci giorni di ritiro e meditazione buddhista (dove vigeva la regola del silenzio), frustranti ed incredibili allo stesso tempo.
Due mondi bellissimi che si intersecano e si completano. Anche se richiedono entrambi dedizione e tempo.
PERSONE SPECIALI:
tante, tantissime persone! Con le quali ho riso, pianto,che ho ascoltato, con le quali ho condiviso pensieri, eventi, cene, emozioni, dalle quali ho imparato tanto.
Ma quelle davvero speciali si contano sulle dita di una mano. I nomi non sono importanti.
MOMENTO "PIU":
stazione ferroviaria di New Delhi, un normale giorno di novembre, in prossimità di una scala mobile si ripete una scena che ho visto un'infinità di volte in India, una donna che tentenna intimorita davanti a qualcosa che mai in vita sua ha visto, tenta di salire sulla scala e poi si ritrae. Il traffico della gente che sale si blocca, c'è chi la tratta male, chi la ignora, nessuno la aiuta, lei rimane lì. Il marito è già salito ed è quasi in cima alla scala con quello che presumo essere il loro bimbo in braccio, anche lui tentennava ma ce l'ha fatta. La chiama e lei scuote la
testa, ha paura. Il marito non sa che fare, non capisce che può riscendere dall'altro lato ed aiutarla.
Raggiungo il marito ed a gesti (non esiste lingua comune...a volte essere italiani e saper gesticolare però aiuta!) gli dico che vado giù io a prenderla.
Quando la affianco le faccio un cenno e le dò la mano. Lei salta sul gradino insieme a me, stringe fortissimo la mia mano e non la molla finchè non
siamo in cima alla scala. Quella ragazza non avrà avuto più di 20 anni. Le sue mani invece avevano almeno 60 anni, dure, rugose, callose.
Ci sorridiamo ed ognuno va per la sua strada. Il gesto non ha nulla di eroico, ben inteso, mi sembra il minimo , è di una banalità assoluta e tutti i giorni capita di aiutare qualche donna in difficoltà alle prese con "strumenti " avvenieristici come una scala mobile (ed anche qui si potrebbe aprire un capitolo lunghissimo, su
quello che per noi è assolutamente banale e scontato e che per altri è difficile o misterioso o meraviglioso).
Ma quegli occhi e quelle mani non credo me le potrò scordare mai. E mai mi sono sentita più utile ed allo stesso tempo frustrata ed inutile in vita mia, perchè alla fine non le ho insegnato nulla, l'ho solo aiutata. E che farà la prossima volta che si troverà davanti a quella scala?
Mai come in quel momento ho ammirato chi tutti i giorni lavora in ONG in giro per il mondo aiutando le persone in difficoltà, insegnando loro come fare le cose, non facendole per loro (cosa ovviamente molto più facile ma totalmente inutile).
Altro momento "più":le parole di Edward, che lavora per Medici senza Frontiere al border tra Pakistan ed Afghanistan,dure ed indimenticabili. Thanks for all Edward.
Truly happy that we met.
LA FOTO:
nel senso della foto più rappresentativa, che ogni volta mi dà emozione, eccola lassù in cima, una per tutte le 3000 che ho scattato, o meglio eccole lassù.....perchè una era troppo poca.....
LIBRI LETTI:
più di una trentina; molti dei quali delle ciofeche, si tende a non comprare libri ma a scambiarli in giro x il mondo con altri derelitti che sono nelle tue stesse
condizioni economiche che rasentano la povertà. Alcuni divertenti, altri illuminanti.
CIBI CHE TANTO HO AMATO:
in rigoroso ordine di apparizione:
FALAFEL ED HUMMUS in Israele e Giordania ( ma anche in Australia, Nuova Zelanda, Spagna, dovunque li trovassi!!!); ho già sperimentato le ricette...non male anche se nulla a che vedere con quel che ho mangiato a Tel Aviv nel baracchino più scassato e fetido della città!!!
MASALA DOSA (il top), MUTTER PANEER , ALOO GOBI, SAMOSAS, PALAK PANEER, CURD, DHAL, THALI SULLA FOGLIA DI BANANO, ALOO PARATHA, PANEER COCONUT, CHAPATI, GINGER/LEMON/HONEY TEA, LASSI, MOMOS ed un altro milione di cose in India!
ROTI CANAI E TUTTA LA CUCINA VEGETARIANA CINESE in Malesia.
INSALATA DI PAPAYA in Thailandia
RISOTTO AL GORGONZOLA E BARBABIETOLA ACCOMPAGNATO DA FRANCIACORTA ROSE' a Singapore. Lo so anche io che non è un piatto tipico di Singapore ma è la cosa più buona che ho mangiato qui.
NASI CHAMPUR E GADO GADO in Indonesia, ma anche per la colazione OATMEAL con banane, zucchero di canna, latte di cocco e cocco fresco grattugiato; non propriamente indonesiano ma buonissimo!
NIENTE O QUASI NIENTE in Australia, l'unica cosa un pò particolare è la Vegemite che va mangiata però con pane e burro perchè da sola sa di medicina.
NIENTE in Nuova Zelanda (vedi Australia).
TORTILLA DE PATATAS, PINCHOS, CARCIOFI IN TUTTI I MODI, CIOCCOLATA IN TAZZA, ARROZ CON LECHE in Spagna.
SPAGHETTI COL PESTO ALLA PANTESCA, INSALATA PANTESCA, IL PANE E LE FOCACCE, LE BRIOCHES DEL BAR DI BATTISTA a Pantelleria.
SHOCK DA RIENTRO:
26 dicembre, in giro per Forlì, la città è deserta. Nello spazio in cui potrebbero stare tranquillamente 2 milioni di indiani non c'è NESSUNO. Tutti sono vestiti di nero qui. E dove sono i colori ??? e gli odori? E le mucche? e l'immondizia? e i rikscio? No i rikscio non mi mancano, anche se non ci sono fa lo stesso. Ma tutto il resto si. Anche dopo 3 mesi. Magari x l'immondizia faccio un giro a Napoli e curo la nostalgia.
Scrivere queste parole non è stato facile, forse questo finale vi risulterà un pò triste. Ho iniziato e lasciato, ricominciato e rimollato questa puntata
del blog cento volte, era come mettere il punto finale alla mia avventura, un pò come chiudere la valigia al rientro da un viaggio e riporla nello sgabuzzino.
E poi mi sembrava di dover dire chissà quali grandi cose, di dover rivelare al mondo chissà quali grandi verità apprese.... beh, non ho grandi cose da dire e non ho appreso grandi verità, tocca accontentarsi di questo amici....
Grazie per tutti i vostri commenti, incoraggiamenti, le vostre parole gentili nei confronti di questi scritti, per il tempo che mi avete dedicato,
per le vostre risate e per aver viaggiato con me.
Un abbraccio!
P.S. Non temete, non credo sia finita qui...prima o poi ci sarà un nuovo inizio.....
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aspettavo quest' ultima puntata da un po'...la tua scrittura e' profonda,si infila dentro a chi la legge, e' una grande dote la tua, coltivala.sai commuovere raccontando e non e' mica una cosa da poco! grazie per quest'anno. lisa
RispondiEliminabarbara ... i tuoi racconti , le tue parole , i tuoi pensieri .."arrivano" davvero .. mi sono emozionata a leggerti.
RispondiEliminaCara Barbara, penso che sia giusto e doveroso che tu prosegua con la scrittura. Al di là dei luoghi che hai visitato, che sono sicuramente fonte di ispirazione, secondo me troverai molto materiale su cui farci riflettere, su cui farci ridere e farci commuovere anche nella vita "normale". In questo anno ti ho seguita spinta dalla curiosità, dall'invidia, dalla preoccupazione, per ciò che stavi vivendo, ma è BELLO leggerti anche quando scrivi commentando il titolo di un libro di Terzani probabilmente seduta comodamente sulla poltrona di casa. Insomma quello che voglio dirti è che secondo me devi continuare a scrivere !!!!!!!!! bacio Rita
RispondiEliminaciao ragazze, grazie a tutte per le vostre parole....mi fate commuovere!!! e non è mai un bello spettacolo.... :)
RispondiEliminaRifletterò su quel che mi avete detto.... grazie ancora!!!
Tranquilla non hai riposto nessuna valigia. Sei solo tornata a casa per un "cambio di biancheria".
RispondiEliminaUn'anno fa' hai iniziato un percorso di crescita che ti porterà lontano. Partirai per altre tappe (l'hai appena fatto)e rientrerai x altri cambi.Prima o poi però troverai l'altra tua casa, quel posto, fisico o dell'anima, dove ti sentirai completa e realizzata e non avrai più bisogno di ritornare qui.
Sono una donna egoista é spero solo che sia abbastanza vicino per potersi vedere ogni tanto.
Ti voglio bene cugina.
Continua a cercare.
Albi.
cicci... allora??????
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