mercoledì 30 giugno 2010
meditate gente....
L'hotel a Dharamsala e' carino e davvero pulito, merce rara! Kunda Guesthouse,gestito da cordiali tibetani, se e' disponibile stanza 307, le finestre occupano 2 pareti e quindi e' molto luminosa, prezzo onesto, ristorante sempre di gentione dell'hotel ma aperto a tutti, Nick's Kitchen, cucina italiana/tibetana ed altro, si mangia bene, la pizza e' buona e gli spaghetti al pomodoro non malissimo, anche se dopo 2 mesi forse mi sembrerebbero buoni anche con il ketchup.....
Visito l'area del tempio buddhista principale (area dove risiede il Dalai Lama), il tempio e' davvero diverso da quello che mi immaginavo.
all'interno ci sono diversi lampadari con lampadine coloratissime e tutte diverse una dall'atra sia per colore che per forma, parquet, altari con immagini del Dalai Lama e di Buddha e Tara e moltissime offerte di tutti i tipi fatte dai fedeli, soldi, biscotti di tutte le forgie, succhi di frutta, latte di soya, ho visto di tutto...ora so che descritto cosi' sembra il carrozzone di un circo ma....e' un posto davvero bello ed accogliente!!! molto piccolo od almeno molto piu' piccolo di quel che mi immaginavo.
All'interno del complesso si trova anche un piccolo museo della storia del Tibet, piccolo ma che chiarifica bene la situazione.....
I monaci tibetani sono ovunque in citta', i colori che prevalgono sono lo zafferano ed il bordeaux e le facce sono in generale tibetane piu' che indiane.
Insomma in poche parole non pare piu' d'essere in India.
Ci sono 2 centri di meditazione famosi qui, un Vipassana Centre ed il Tushita. Scoraggiata dai racconti poco edificanti di un tedesco che abbiamo conosciuto a Rishikesh e curiosa invece nei confronti del Tushita (dato che due volte l'anno vi insegna anche il Dalai Lama)ivi mi reco baldanzosa x vedere se c'e' qualcosa di interessante...trovo un simpatico corso base di meditazione della durata di 2 gioni (non residential), mi sembra un discreto compromesso, il nome e' ammaliante, "Meditations on the path"...ok , provo!
I miei tentativi di meditazione non sono mai stati particolarmente fruttuosi, non mi fara' male...
Il gompa (tempio) nel quale si tiene il corso e' davvero carino! qui niente offerte di biscotti e similari.
Il corso e' davvero interessante, Mrck, l'insegnate, parte proprio dai rudimenti, per esempio come tenere le gambe incrociate, sembra banale ma vi assicuro che non lo e', vige la regola del silenzio (ovvero non si puo' chiacchierare del piu' o del meno, siamo in tutto 86 persone ma par d'essere sola) in due giorni proviamo diversi tipi di meditazione, focalizzando sul respiro, camminando etc etc.
L'importante e' stare con gli occhi chiusi e focalizzarsi su quel che c'e' da fare , perche' l'insegnate e' un grandissimo figo quindi se apro gli occhi mi distraggo.
Si mangia pure bene al Tushita, ovviamente veggie... cosa voglio di piu'?
C'e' gente di tutti i tipi, alcune persone molto interessanti, altre buffe, se ne sono sentite di tutti i colori....
Una su tutte, una simpatica cinese che era arrivata col dichiarato intento di voler imparare la meditazione per essere piu' paziente alla fine del corso (sempre lo stesso mio, 2 giorni, non 4 anni) ha chiesto al povero Mark (l'insegnante figo) quanto tempo ci avrebbe messo da ora in poi per diventare paziente.
Il poveretto ha tentato di non reagire alla provocazione. Invano. E' crollato. Pero' l'ha messa sul ridere.
Un altro genio della lampada si e' lamentato perche' secondo lui la voce dell'insegnate lo disturbava durante la meditazione. Meditazione guidata, specifico. Si commenta da se'.
Galvanizzata da questa esperienza decido quindi di provare il corso di meditazione e filosofia buddhista della durata di 10 giorni (residential)!
L'insegnante che tiene il corso e' una famosa suora buddhista, Venerable Robina Courtin.
Ecco, vedo apparire nel vostro immaginario la tipica suora cattolica col suo bel velo, gentile e sorridente. NIENTE DI TUTTO QUESTO.
E' un generale, un despota, davvero dura, tratta la gente male, in inglese direi RUDE.....anche in italiano. E davvero simpatica. Molto intelligente e molto chiara nelle sue spiegazioni.
"We think happiness is what we get when we get what we want. Buddha says happiness is giving up attachment."
Si comincia piu' o meno cosi', affrontando il fatto che x i buddhisti quello che x noi e' felicita' e' invece dolore! Partenza un po' in salita.....
Il corso e' davvero interessante, i primi 7 giorni si assiste a circa 5 ore di lezione al giorno, davvero duro! soprattutto considerato che non e' che si parli della farcia della pizza o del baba' (si percepisce che mi manca la cucina italiana?), per il resto ore di meditazione, un po' di yoga e chiaramente, regola del silenzio!
dopo 10 giorni di convivenza non ho nemmeno idea della nazione di provenienza delle mie compagne di stanza, figuriamoci il nome.....
Un'ora al giorno era dedicata a discutere i nostri dubbi o pensieri ed eravamno divisi in piccoli gruppi, nella foto vedete il mio gruppo, manca Tom perche' era il fotografo. Va da se' che anche qui si era focalizzati su quel che si stava tentando di imparare, non sulla future mete, fidanzati, acquisti o quant'altro...
Gli ultimi 2 giorni sonbo dedicati alla meditazione, 45 minuti di meditazione guidata, 15 minuti di break e poi si riparte. Le gambe ormai sono un optional, chi le sente piu'....
Sono molto felice di aver partecipato a questo corso, non so ancora bene cosa ne faro' ma nulla e dico nulla di quel che ho sentito mi e' parso insensato, non e' poco....Grazie Robina, grazie x essere quel che sei! Umana, dai speranza.
rubrica eno-gastronomica parte 2
Specialita' locale tibetana (essendo qui Dharamsala praticamente Tibet)!!! MOMO!!! sono quelle cose che sembran ravioli cinnesi al vapore, quelli che vendono nelle rosticcerie da noi. Se lo dici ad un tibetano si offende, ed ha ragione! sono 100000 volte piu' buoni! il ripieno e' quasi sempre di patate o verdure e formaggio, possono essere al vapore o fritti, buonissimi!!!!
MUFFIN E CROISSANT, direi anche discretamente cattivi, era il packaging che volevo enfatizzar.
Dato che ho sempre sostenuto che la cucina giapponese non mi piaceva...sono andata in un ristorante giapponese qui (rigorosamente vegetariano. Due volte; tutto buono, anche se non ce l'ho potuta fare con le bacchette. Non chiedetemi cos'era perche non lo so.
rubrica eno-gastronomica parte 1
Eccomi qui, riprendiamo un'antica ed ormai abbandonata rubrica!
Nelle foto sopra potete ammirare 2 fulgidi esempri di prime colazioni, la prima constava in un chapati ripieno (di non si sa cosa, abbiamo supposto patate ed una quantita' di peteroncino tale da sconfiggere tutti i mali e pure i malocchi), curd (che detto cosi' fa molto esotico ma e' yogurt) nel quale va bagnato lo chapati e chai (tea al latte dolcissimo aromatizzato con cardamomo ed altre cose, io riconosco solo il cardamomo, qui e' una sorta di bevanda nazionale, buonissima!). La seconda e' una normalissima colazione continentale, chai e toast, ma mi piaceva il confezionamento dei toast, scusate, il packaging...
Terza foto, la mitica SITZLER. Nessuno ha mai capito che cosa sia esattamente. Gli autoctoni non facilitano le cose in quanto e' diversa in ogni ristorante, quindi quando la ordini non sai mai cosa arrivera'. Forse e' semplicemente l'equivalente locale della frittata con gli avanzi. In ogni caso e' buonissima!!!! Il denominatore comune e' il metodo di cottura, arriva servita su una sorta di piastra fumante (ed ovviamente ustionante, credetemi sulla parola, non fate come San Tommaso) e che ci son sempre delle verdure intorno, il corpo centrale puo' essere una specie di hamburger di verdure o patate o formaggio od a volte una sorta di spezzatino di melanzane e patate, quando arriva lo spezzatino (arriva a caso o per un colpo di fortuna, non perche' tu abbia capito come ordinarlo) e' il colpaccio gobbo, fantastico!!!!
Ultima foto, non c'e' nulla da mangiare ma quei bicchierini di chai in quel cestino mi piacevano da matti!
sabato 26 giugno 2010
Dharamsala
Lascio Amritsar alla volta di Dharamsala, cosa mi attendera'?
Guillermo torna in Spagna.
Innanzi tutto lasciare Amritsar non e' poi cosi' semplice...mi avventuro alla ricerca del bus....inseguita da uno scame di portantini che vorrebbero piazzare la mia valigia su qualsiasi bus che transita nella stazione pur di avere 10 rupie.
Alla fine trovo il simpatico mezzo di trasporto che mi condurra' a Dharamsala. Purtroppo non ho reperti fotografici, sono stati sequestrati dall'ente preposto alla cura dei bus, le foto erano troppo compromettenti.
Dopo lunga trattativa con il bigliettaio causa valigia devo cedere su tutti i fronti e fare apporre la valigia sul tetto del bus. Arrivera'? e' che la' sopra non ho la visuale e ad ogni stazione mi chiedo se qualcuno la sta calando giu' dal bus....
Accanto a me si siede un gentile giovane che dopo 4 nanosecondi dalla partenza si addormenta accasciato su di me.
Comunque, tant'e', si parte! partenza ore 12, orario previsto di arrivo ore 18.
Partenza reale ore 12,30 orario di arrivo ore 20.
Durante il tragitto:
1) abbiamo forato una gomma. Ma qui attanzione attenzione, grande stupore, la gomma e' stata cambiata in 30 minuti (ci sono 2 omini sul bus che credo facciano questo di mestiere, riparano gli eventuali guasti, va da se' che la mano d'opera non deve costare tanto...) Io in 30 minuti nemmeno riesco a capire dov'e' locata la ruota di scorta nella mia macchina.....
2) si e' creato un ingorgo di proporzioni mondiali su un ponte sul quale poteva palesemente passare al massimo un'auto delle dimensioni della mia Matiz e forse, con le dovute manovre, una mucca nella direzione opposta (se la mucca e' scaltra, altrimenti precipita nel fiume, in secca x altro). L'autista del bus e l'autista di un camion proveniente da opposta direzione decidono quindi che entrambi hanno la precedenza.
Per chi non e' mai stato in India la precedenza funziona cosi': chi suona il clacson piu' volte od ha il clacson piu' fastidioso o si butta in mezzo alla strada vince. I cartelli stradali sono inutili, tanto e' vero che non vengono nemmeno apposti.
3) si e' abbattuto sull'ultimo, montuoso e dissestato tratto di strada un diluvio di proporzioni bibliche, si e' tentato anche di consultare Noe' ma non risponde mai al cellulare quando serve.
Il paesaggio cambia incredibilmente durante il percorso, si intravedono montagne altissime e...neve!!! Incredibile......e bellissimo...tutto verde, rigoglioso, il clima e' completamente diverso.
Orbene, giunti a Dharamsala la vicenda non era ancora conclusa in quanto mancavano ancora 9 km di strada x arrivare a Mc Leod Ganj, destinazione finale.
Sharo (dal verto to share) un taxi con 2 ragazzi di San Francisco che avevo gia' visto alla cerimonia di chiusura del confine Indo-Pakistano (solenne) ed un ragazzo turco.
Appena partiamo veniamo investiti da altra macchina (che non aveva azionato nessuno dei dispositivi utili a far comprendere che aveva deciso di percorrere lo stesso tratto stradale sul quale ci trovavamo noi, quindi nessuna freccia, clacson o quant'altro). Nessun danno fisico ai passeggeri, al taxi e' andata un po' peggio....
La cosa piu' affascinante e' che dopo 3 minuti di discussione ognuno e' ripartito x la sua strada. Niente scambio di numeri telefonici, assicurazione etc etc. boh. Mistero della fede.
Giungiamo un po' provati alla ns destinazione finale, x fortuna troviamo posto tutti nello stesso albergo (i primi giorni prenotavo tutto in anticipo, ormai sono allo sbando piu' totale, anche se arrivo alle 21 non prenoto nulla...).
Mi fiondo in camera molto abbattuta sognando una doccia calda ed un lettuccio pulito.
Ma...quando apro la valigia realizzo che il diluvio universale si e' riversato interamente all'interno della stessa་ (dato che era stata apposta sul tetto del bus...... Nulla e' ascutto. Nulla e' umido.Tutto e' fradicio. TUTTO!!!
Domani e' un altro giorno.....spero....
Ed e' proprio cosi'! mi sveglio la mattina, nessuna traccia di nuvole, il paese e' davvero carino ed accogliente! Pero' non e' India.
Vado a spiegarmi, essendo questa la sede del governo Tibetano in esilio la maggior parte degli abitanti e' tibetana.
Se ne evince che le facce son diverse, come pure le abitudini, i modi di vivere, la cucina, tutto diverso. E' tutto molto pulito.
Mc Leod e' anche la sede della residenza del Dalai LAma, in questi giorni e' qui! Non credo sia venuto x me ma fa lo stesso, e' comunque molto emozionante pensare che dorme ad 1 km di distanza da dove sono io!
Parto alla ricerca di una lavanderia prima che funghi e mucillaggini crescano sui miei abiti, poi alla scoperta della cittadina!!!
lunedì 14 giugno 2010
Amritsar....Golden Temple...
Prima di partire x questo piccolo tour mondiale (che detto cosi' fa proprio rock star, mi sento molto Laura Pausini, peccato non avere quei bellissimi capelli!!!) non avevo proprio le idee chiarissime su quel che avrei visto e fatto in India, una cosa sola era certa, chiara e limpida nella mia mente: un soggiorno di un mese a Rishikesh, yoga e meditazione. E poche storie.
Infatti dopo esattamente 8 giorni dal mio arrivo son ripartita, quando si dice essere una donna di parola.....
Rishikesh manca di quella spiritualita' che immaginavo avrei trovato anche se e' un posto molto carino, ho conosciuto molte persone interessanti e si sta bene in compagnia di Mother Ganga, l'amico Guillermo from Spain andava ad Amritsar ed in poche parole mi sono aggregata!!!!
Mai scelta fu piu' azzeccata.....prendo x la prima volta la sleeper class (quasi meglio della 3ac, non c'e' l'aria condizionata), viaggiamo di notte, arrivo ad Amritsar la mattina presto.
Troviamo una guesthouse vicina al Golden Temple, piu' che dignitosa, Sharma Guest House, camere pulitissime!La citta' non sembra particolarmente bella ma sono tutti molto gentili e poco invadenti, si sta bene, c'e' una bella atmosfera, festosa direi.
Che dire, senza sembrare patetica....potrei dire che le foto parlano da se' ma cosi' non e', per quanto bella possa essere una foto (e non e' mai il caso delle foto fatte da me, a meno che io non scatti per sbaglio o che qualcuna altro scatti le foto con la mia macchina come in questo caso) non puo' purtroppo rentere viva l'atmosfera e la magia di questo tempio....
Sotto trovate il link di Wikipedia che descrive dettagliatamente il tempio (non vorrei scrivere cose inesatte), di seguito le mie emozioni.... e' come trovarsi tra le braccia accoglienti di qualcuno, come una grande madre che abbraccia ed accoglie tutti, chiunque e' benvenuto, persone qualsiasi religione, sesso, credo sono benvenute in questo posto, i Sikh provvedono a sfamare ed alloggiare chiunque lo chieda, senza pagare nulla ben inteso....uniche accortezze richieste: togliersi le scarpe (come nel 90% dei templi) , lavarsi i piedi (non si ha altra scelta, si deve guadare un rigagnolo x accedere al tempio, vi vedo, state gia' pensando di saltarlo da bravi italiani, non si fa cosi'!!!! i funghi van presi almeno una volta nella vita....) e coprirsi il capo....le cucine preparano un numero inusitato di pasti tutti i giorni per i pellegrini ed il tempio e' aperto praticamente sempre.
Ed e' SEMPRE MAGICO... ogni momento della giornata ha una sua prerogativa e dato che praticamente siamo stati li' dentro un giorno e mezzo posso dire di conoscerli tutti!!!
Il momento piu' bello, toccante e di maggior raccoglimento e' la tarda sera, quando c'e' meno gente (va da se' che c'e' sempre una gran quantita' di gente, siamo pur sempre in India...), purtroppo pero' a quell'ora le preghiere cantate del libro sacro Sikh sono sospese (vengono cantate interrottamente dall'interno del tempio dall'alba e diffuse in tutta l'area del tempio con amplificatori).
Guillermo si bagna nel lago, a quell'ora le guardie sono piu' distratte e poi tanto lo prendono tutti x un'indiano....e' concesso solo ai Sikh bagnarsi in quelle acque.
Va da se' che anche all'interno del tempio, come in tutta l'India direi, io sono un'attrazione per gli indiani, ho posato per foto con chiunque. Una simpatica combriccola di ragazze punjabe mi attacca una pezza infinita mentre il povero Guillermo tenta (invano) di meditare . Le punjabe parlano solo punjabo, la conversazione e' un po' stentata.....
Rileggo quel che ho scritto e mi rendo conto che nemmeno le parole (quantomeno le mie...) possono cogliere la poesia, l'intensita', la potenza, la dolcezza, il misticismo, la spiritualita' e la magia di questo lungo incantato.
Mi domando come si possa trovare il Taj Mahal e' piu' bello dopo essere entrati in questo tempio (opinione personale, lo so, ma questo e' il mio blog...)
Nota a margine:segnalo che le scarpe si ritrovano SEMPRE all'esterno del tempio, nessuno le ruba.....
Decidiamo di trattarci da signori ed andiamo nel ristorante piu' elegante della citta' (precedentemente visionato), Christal Restaurant (quello al secondo piano se ci andate, molto meglio).
Ci sono le tovaglie. E ci sono i tovaglioli. Il tutto di stoffa (la tovaglia e' un oggetto sconosciuto qui.Il tovagliolo di carta e' un articolo rarissimo, di solito viene fornito un p[ezzo di carta da giornale, dietro insistente richiesta pero'. Il tovagliolo di stoffa non lo avevo ancora visto). Ci sentiamo 2 principi, la birra ci viene servita come fosse vino, una serata troppo divertente!!!!
Totale di spesa 12 auto a testa credo.
Decidiamo di andare a vedere la famosa cerimonia di chiusura del confine indo-pakistano che si tiene tutti i giorni ad Attari, circa 1 ora di strada (km chi lo sa, con quelle strade non e' che si capisca, potevano essere anche 9...), Guillermo tratta sul prezzo con i jeepari, mi sembra piu' il suo mestiere che il mio....
La scena che si presenta al nostro arrivo e' tra il tragico ed il comico. Cito il catalogo di Hotelplan: "solenne cerimonia di chiusura del confine".
Sembra il derby Roma-Lazio.
Vorrei davvero chiedere a chi ha scritto il catalogo a che ora va in onda la parte solenne, forse siamo arrivati troppo tardi od andati via troppo presto.
Sia dalla parte Indiana che da quella Pakistana c'e' un'orda di hooligans festanti aggrappati su tribune che possono contenere si e no la meta' delle persone ivi collocate che tifano x la propria patria (da ambo le parti ma i pakistani sembrano leggermente piu' compassati), vengono diffuse canzoni di tutti i tipi, immagino anche l'inno nazionale ma non abbiamo capito qual'era, c'e' un'orda di bambini che corre lungo il percorso sventolando la bandiera indiana.
Ad un certo orario (scelto a caso direi, potevano essere le 18,47) c'e' una specie di intrattenitore che aizza gli hooligans (come se ce ne fosse bisogno...) ed i toni si alzano ulteriormente. 40 gradi naturlmente e poi inizia la parata. Non uno che vada a ritmo con gli altri. Ma dico io, non potete fare 2 prove la mattina quando non avete null'altro da fare? La parata e' davvero buffa, ci sforziamo di non ridere. I cancelli vengono aperti e chiusi un numero infinito di volte (non abbiamo capito perche'), poi la cerimonia si chiude.
Decidiamo di vedere anche un famoso tempio rupestre, il Mata Temple.
Citazione dalla Holy Bible (al secolo Lonely Planet, India del Nord, edizione italiana, identica citazione nella L.P. edizione spagnola):Il tortuoso sentiero che conduce al santuario principale si snoda attraverso corsi d'acquache arrivano alle caviglie, basse gallerie, scale, passaggi e grotte, l'ultima delle quali si rivela essere l'interno di una bocca divina".
Arriviamo all'indirizzo debitamente indicato nella L.P.., e' nel bel mezzo del pianeggiante traffico cittadino, un edificio nuovissimo. Cerco sul dizionario il termine "rupestre", puo' essere che la memoria mi giochi brutti scherzi col caldo, ma ricordavo bene, dicasi rupestre "che e' sopra o dentro una rupe".
Allora deduciamo di aver sbagliato tempio, ma tutti ci dicono che e' proprio quello.
Entriamo (ovviamente, ca va sans dire, dalla parte sbagliata, praticamente entriamo nel santuario che doveva essere alla fine del percorso)e ci troviamo praticamente a Disneyland, che ne e' delle grotte, i passaggi e le gallerie che facevano pensare ad un paesaggio naturale estremamente variegato? Ritroviamo solo i corsi d'acqua.... pare essere un posto dove la gente viene piu' che altro per passare il tempo, pieno di specchi, giochi, campanelle, si vedono persone compiere il giro svariate volte sghignazzando, pieno di ragazzini. Tutti bassi, fossero stati alti come me sai sarebbero divertiti meno.. L'aspettativa era un po' piu' alta...a me non e' piaciuto particolarmente....
Compriamo dei cd della musica del tempio, chissa' come saranno, nessuno di noi ha un lettore cd quindi scopriremo solo in futuro cosa abbiamo acquistato....
Nota a margine x le gentili signore: i sikh sono davvero belli ed elegantissimi!!!!!!!!! Rita se mi stai leggendo vanno bene anche x noi che siamo alte, sono tutti altissimi!!!
giovedì 10 giugno 2010
Rishikesh
Mi lascio il Rajastan alle spalle.... e proseguo (spero) per piu' sereni lidi!la Meta e' Rishikesh, l'idea e' rimanere qui un mesetto x fare yoga e meditazione.
Incontro sul treno una ragazza australiana, Mel, non capisco quasi nulla di quel che dice all'inizio ma abbozzo e rido quando lei ride....seduto tra di noi c'e' un bambino indiano che definire indisponente e' davvero riduttivo, e LUI chiede a NOI perche' ridiamo degli indiani...cosa che per altro ovviamente non stavamo minimamente facendo, stavamo solo commentando l'offerta culinaria sui treni indiani, si vain ordine sparso, dalla tomato soup al chai al black tea, tutti i succhi possibili, patatine, pizza (!!!), riso, dhal, biscotti e chi piu' ne ha piu' ne metta. Naturalmente tutto rigorosamente separatamente....nel senso che non passa un carrellino come in Italia carico di ogni sorta di prelibatezza (perche' li' sono prelibatezze, non immaginatevi il triste carrellino italiano con la brioche che sembra somigliare in modo sinistro alla Luisona citata nel "Bar Sport" di Stefano Benni) ma ogni 5 minuti un poveretto stipendiato dalle ferrovie indiane con una cibaria diversa .....
Che bello poter finalmente chiacchierare con qualcuno!Mi mancava davvero molto!
Incontriamo una coppia di tedeschi e prendiamo un bus dalla stazione di Haridwar fino a Rishikesh, e' notte e quindi non si capisce molto....non abbaimo prenotato nulla, andiamo al Bamdhari Swiss Cottage (prego non immaginatevi qualcosa di svizzero, siamo ben lontani...).
Ma la mattina, che sorpresa!!!!!Mother Ganga (il Gange) sullo sfondo, che spettacolo!!!!! l'hotel e' semplice ma molto carino, lontano dalla confusione, molto sereno!
La mattina x colazione (una bonta'!!! fruit salad, cinnamon roll, ginger lemon tea..) conosciamo Guillermo, from Spain, molto simpatico, gira x l'India da 3 mesi, La sera ceniamo tutti insieme e si aggrega Craig, vicino di casa (nel senso di camera) di Guillermo, from New Zealand, gira x il mondo da 2 anni. Non e' un refuso. Pensa di stare in giro un altro annetto.
Rishikesh e' davvero un posto carino ed accogliente, piu' turistico e meno meditativo di quel che pensavo, gli ashram sembrano piu' hotels piuttosto che luoghi atti a meditazione e yoga e non e' quel che mi aspettavo, ma nel complesso si sta davvero bene, la compagnia e' divertente, piacevole ed intelligente ed il Ganga dona una fortissima energia positiva.
Descrizione della giornata tipo: non lo so. le giornate volano senza far nulla!!!
Una volta un uomo molto saggio (ed anche molto simpatico) ha proferito le seguenti parole (profetiche): "e' incredibile quanto poco tempo si abbia a disposizione quando non si ha nulla da fare!!!"
Ogni tanto, con grande sforzo, si va a delle cascate con annessa piscinetta fantastica (finche' non arriva un'orda di persone che ti fotografa di nascosto, mi sento molto la regina di Bollywood qui in India), ogni tanto si va a fare il bagno nel Ganga, si va a suonare 2 campane in un tempio, x il resto si parla, ride, discute, chiacchiera, si beve chai....Mel fa rafting, a noi sembra faticosa anche solo l'idea. Bellissime giornate...
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