Diario confuso e sconclusionato di un anno di vita, ricerca, viaggio, scoperta e di tutto quello che può accadere ....
L'avventura inizia il 01 maggio 2010!

lunedì 27 settembre 2010

altre foto Melbourne




Melbourne!






Eccoci qui in un mondo totalmente sconosciuto!
Il solito volo Air Asia atterra puntualissimo, il pilota si scusa perchè alla partenza ci aveva detto che forse saremmo potuti arrivare con mezz'ora di anticipo.
Non porto esempi italiani a paragone, mi vergogno.
Questa volta mi sono trattata da gran signora, con ben 25 euro di supplemento mi sono comprata un posto a sedere nelle emergency exit, crepi l'avarizia; d'altronde non era pensabile fare un viaggio di quasi nove ore in un sedile pensato per l'asiatico medio, che non è esattamente come me....
All'arrivo mi attendono circa 15 gradi; la temperatura fa in tempo a salire di 3 gradi ora che sono uscita dall'aeroporto.... ecco non mi pare che l'organizzazione sia impeccabile qui.... prima una fila eterna per il controllo passaporti, poi ritiro bagagli, e poi un'altra fila per uscire dall'aeroporto dove un ufficiale indirizza le persone (secondo criteri che non sono assolutamente riuscita a comprendere) in tante microcode.
Dopo più di un'ora dall'atterraggio vedo la hall degli arrivi!
L'aeroporto non mi sembra un gran che, ma chissà cosa mi aspettavo!
Prendo il bus (gratuito, gentilmente sponsorizzato dall'ostello) e l'omino (o per meglio dire l'omone) del bus si rivolge a me in una lingua sconosciuta. Eppure si era detto che qui si parla inglese, cos'e' sta roba? Boh. Forse non è di qui.
Anche all'ostello parlano la stessa lingua dell'omino, dev'essere una malattia contagiosa; che mi piacerebbe molto avere contratto in questo momento, almeno mi sentirei un po' meno cretina.
Ho chiesto, dicono che parlano inglese. Non è che è il primo di aprile e qualcuno mi sta facendo un mega-scherzone? Parlano un po' tutti come Tom, un amico australiano conosciuto in India, credevo avesse un difetto di pronuncia e non ho mai chiesto nulla per non essere indelicata.
L'ostello, Habitat Hq, non è male,certo che venendo dall'Explorer's di Kuala Lumpur, aperto 3 mesi fa, troppo carino, è difficile pensare di trovare lo stesso standard...in realtà questo ostello è molto grande, c'è una marea di gente, è ben organizzato, la cucina è enorme, solo x farvi un esempio ci sono 5 mega frigo a disposizione dei villeggianti, 4 piani cottura etc etc.... è pieno di ragazzi molto giovani, direi che l'età media è sotto i 25 anni, sono quasi tutti qui con un holiday working visa, un visto che gli consente di lavorare, conditio si ne qua non avere meno di 30 anni.
Ovviamente il mio letto non è ancora sgombro e quindi mollo la valigia e me ne vado a fare un giro in città!
Il deserto. Boh...eppure è sabato e sono le 11,30 del mattino...eppure sono in una zona piuttosto famosa, st Kilda....cammino per almeno 45 minuti ed incontro 10 persone al massimo....
La città è tutta un parco! Ne incontrerò almeno 5 durante il mio cammino perso il centro città! Ed è davvero verdissima, ergo pioverà molto, non è che ci possano essere molte altre ragioni.
In centro la situazione si anima un po' ma non tantissimo, oggi pare essere il giorno della finale di uno sport che non ho capito cos'è direi che non ce l'abbiamo in italia, è una specie di incrocio tra calcio, football, rugby, non si capisce niente. In linea di massima mi sembra pallosissimo, un po' tipo il calcio, ma do solo un'occhiata veloce.
La città mi sembra molto vivibile ed accogliente, a prima vista mi ricorda in qualcosa San Francisco anche se non ha lo stesso fascino.
C'è gente di tutti i tipi, apparecchiata davvero in tutti i modi, un esempio su tutti, una signorina dai lineamenti asiatici di circa 25 anni porta fuori il cane a passeggio, nulla di male, anche i cani hanno i loro bravi diritti e necessità e la signorina sta compiendo il suo dovere. In accappatoio e ciabatte di spugna con fiocchetto applicato. Noi così non ci andremmo nemmeno in bagno, manco sul pianerottolo, se va a fuoco la casa e noi siamo messe così piuttosto che uscire così spiriamo tra le lingue di fuoco .
Comunque la gente mi sembra molto simpatica ed aperta.
Vado a fare la spesa al supermercato (finalmente posso cucinare!) e rischio un'ischemia. Ma che prezzi sono!!!! Oddio mi pare di essere in Europa! Tranne per il fatto che yogurt e formaggi sono molto più cari qui; che bello.
Vado al famoso mercato Queen Victoria, è davvero carinissimo! C'è un'area con negozi che vendono specialità tipiche europee, olive, croissant, feta, borek, si vede di tutto. Io comprerei qualsiasi cosa. Se non fosse che un filone di pare “italiano” costa come una notte in ostello, e la notte non è per nulla a buon mercato qui!
E c'è tutta una parte enorme dove vengono venduti ortaggi e frutta, dato che arrivo all'ora di chiusura i fruttaroli strillano a tutta voce i prezzi ribassandoli continuamente. Un po' Spaccanapoli, davvero bello!
Altra cosa bella sono gli uomini, va detto, diciamo che qui rispetto allo standard asiatico c'è un'impennata in positivo! Finalmente....
I negozi chiudono alle ore 17, massimo alle 18.
No,non è lutto nazionale, è sempre così.
Ho chiesto, pare che gli australiani pensino che nella vita ci sia anche altro da fare oltre che lavorare, qualcosa di meglio. Strana gente.....

venerdì 24 settembre 2010

nuova avventura

vi scrivo in presa diretta con gli accadimenti della giornata, praticamente mai successo da quando sono partita.
Sono a Kuala Lumpur, finalmente ho ritirato il mio passaporto all'ambasciata indiana, ci sono voluti solo 10 giorni per mettere un timbro che poi sarebbe il visto d'ingrasso. Con calma e per piacere. E pagando 50 euro.
E quindi stasera si parte!!!!!!!!!!!!!!
Mi chiederete dove vado...Delhi, Mumbai, Trivandrum, Chennai....
Vado a Melbourne.
No, non c'è una Melbourne anche in India.
Vado in Australia. Ho cambiato idea..... :)
Sono emozionatissima!!!!!!!!!!!!!!!!
Ci risentiamo dall'Australia!!!!
Un bacione a tutti!!!!!!!!!

sabato 18 settembre 2010

Sanur






Avendo ricevuto lo sfratto esecutivo dalla guersthouse di PadangBai mi sono rassegnata, ho impacchettato di nuovo tutti i miei stracci e sono andata al sud, Sanur per la precisione, ridente cittadine sulla costa este dell'isola di Bali, famosa per i suoi resort. O per meglio dire ospizi. Diciamo che il mezzo che si nota di più è il deambulatore, ecco, così forse capite la situazione.
La cittadina è molto tranquilla ed il mare non è un gran che, c'è una bellissima passeggiata sul lungomare di circa 5 km che non si sa chi la percorra data l'età media dei villeggianti o per meglio dire degli stanziali, ci sono moltissimi stranieri che si sono ritirati in pensione qui, australiani per lo più ma anche olandesi ed inglesi.
Sanur è discretamente vicina all'aeroporto ed a Kuta che è forse la località più famosa di Bali, quindi noleggio una bici all'astronomico costo di 25.000 rupie indonesiane (circa due euro) per tutta la giornata, sfido la diffidenza del noleggiatore (che vende anche vari ammennicoli, fa massaggi, dipinge, insomma di tutto un pò come la maggioranza dei negozi qui a Bali; non si è ancora buttato nell'eno-gastronomia ma immagino tarderà poco) che è molto scettico sulle mie possibilità di arrivare a Kuta in bici (e d'altra parte come non capirlo, il suo cliente medio richiede la bici con tre ruote....) e parto baldanzosa.
Kuta è vicinissima in realtà, in meno di tre quarti d'ora sono lì, ci metto di più ad andare da casa a Gabicce !
E si staglia davanti a me uno spettacolo raccapricciante: sembra di essere in India. No, un pò meglio forse, però traffico assurdo, smog, tutti che strombazzano, negozi tipo quelli che sul nostro lungomare vendono quegli utilissimi aggeggi tipo i sottopentola fatti di conchiglie (che a mia sorella piacciono moltissimo!), un'infinità di questi negozi!!!
E mi domando cosa cacchio ci viene a fare la gente fin qui, attraversando oceani e pagando una marea di soldi, andate a Rimini che si fa prima ed è più bella.
Poi vado in spiaggia e capisco.
Non è che il mare sia stupendo, sono le onde.
Sono altissime, imponenti, davvero uno spettacolo emozionante....
E qui vedo i veri surfisti.
Oddio all'apparenza mi sembrano tutti veri surfisti, con la loro brava muta, il surf sottobraccio, con quell'aria vissuta da lupi di mare che scrutano dalla spiaggia i flutti alla ricerca e nell'attesa dell'onda perfetta, mi immagino le loro conversazioni, quel misto di tecnicismi che io non posso comprendere perchè mi mancano le basi (tranne quelle due o tre parole basiche tipo mare ed onde), scherzi e goliardate. Però a guardarci bene... scopro che molti ne sanno quanto me, si hanno la muta ma anche se cercano di darsi un tono capisco che stanno prendendo lezione e siamo ancora all'abc.... meglio concentrarsi su quelli che sono già in acqua, quelli per forza ne sanno.
E li vedo alzarsi sul surf all'arrivo delle onde e giocare con loro, muoversi insieme a loro, all'unisono.
Quello che loro riescono a fare sull'acqua con quella piccola tavola io non sarei capace di farlo nemmeno sulla terra ferma, senza un filo di vento a distrarmi e magari seduta sul surf.
Certo va detto che non sono mai stata famosa per il mio senso dell'aquilibrio.
Questa loro dote è arte per me, come lo era la capacità di Monet di dipingere i water lilies.
Rimango per ore incantata ad ammirarli. Ragazzi avete tutta la mia più sana invidia e tutto il mio più sacro rispetto.
Dopo essermi ustionata il coppetto dato che avevo la canottiera e non un lupetto riprendo il mio mezzo e girovago fino a sera, mi sono divertita moltissimo!
Conclusioni su Bali: l'isola è bella e la gente, tranne nei posti molto turistici, mi è piaciuta, il mare in alcune zone è molto bello ed in altre meno ma sicuramente l'interno dell'isola, con i suoi campi di riso, le montagne, le coltivazioni di caffè, la nebbia, le spezie è per me molto più interessante!
Il cibo è davvero buonissimo qui!
Domani si parte, volo molto comodo alle ore 06 del mattino, Air Asia costa poco ma ha qualche maginale svantaggio, meta Kuala Lumpur per rifare il visto India, alla prossima avventura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 17 settembre 2010

questa è davvero una sorpresa !!!!

Giulio e Camilla, mi avete fatto una sorpresa davvero incredibile! non ricordo di avervi lasciato il nome del blog ma evidentemente è così! Mi è dispiaciuto non riuscire più a vedervi x salutarvi a Varanasi, ho raccontato agli amici che avevo incontrato una coppia di italiani e che, poveretti, li avevo invorniti a forza di parlare dato che erano 3 mesi che non parlavo italiano!!!! scusatemi ancora!
Se avete voglia e tempo (ed immagino che col vostro lavoro non ne abbiate comunque...) di raccontarmi cosa avete fatto dopo che ci siamo conosciuti questo è il mio indirizzo mail:

badinolfi18@gmail.com

un abbraccio!!

lunedì 13 settembre 2010

Bali gastronomica....







Il famoso Bali Coffee che assomiglia al caffè turco ma qui non leggono i fondi però, peccato perchè è una cosa che mi ha sempre molto affascinata, Nasi Campur, Mie Goreng e Gado Gado. La cucina indonesiana è buonissima!!! la migliore cucina asiatica x me!!!!

sabato 11 settembre 2010

Bali seconda parte: Padang Bai





Richiudo la mia povera valigia che comincia a mostrare i primi segni di cedimento (a dire il vero ne ha ben donde, diciamo che viene messa quotidianamente alla prova), saluto la variegata ed assolutamente numerosa famiglia balinese presso la quale ho soggiornato ad Ubud (ognuno nella sua lingua non essendoci linguaggio comune se non quello dei gesti che, essendo culture così diverse, è molto rischioso) e prendo il mitico bus della Perama Tour, dominatrice incontrastata del trasporto pubblico a Bali (essendo l'unica, non certo perchè essa sia la migliore), direzione Padang Bai.
La questione è molto semplice, a Padang Bai ci si va solo per una ragione, prendere una nave in direzione Lombok oppure Gili ISland. Punto e basta.
Sono arrivata una settimana fa, non mi riesce di spostarmi,praticamente è come soggiornare a Piombino invece che prendere il traghetto ed andare all'Isola d'Elba, lo so, ma che ci posso fare???
Va anche detto ad onor del vero che a Lombok, che è un'isola i cui abitanti sono per la maggior parte musulmani, in questi giorni c'è il ramadan ed invece le Gili Island sono più care di Portofino quindi ci si pensa bene prima di andarci.....
Comunque, se qualcuno gentilmente può chiamare la forza pubblica locale per farmi rimuovere dalla guesthouse nella quale mi sono adagiata, glene sarò grata. Oppure no, ma mica posso star qui tutta la vita!
Boh, chi lo sa in realtà, per esempio prendiamo Anton, il simpatico ed affascinante proprietario olandese di questa strana, sgangherata e bellissima guesthouse, è venuto in vacanza qui una trentina d'anni fa,si è innamorato del posto e di una balinese, 25 anni fa si è costruito una casa in mezzo al nulla (allora, anche se credo che non sia cambiato poi molto) e da 10 anni ha trasformato la casa in una guesthouse e vive qui in pianta stabile; praticamente la casa, che si chiama TOPI INN, è così composta:
Piano terra - ristorante x colazioni, pranzi, cene, dopocena
Primo piano - 5 camere e soprattutto una distesa di materassi, 10 per la precisione, buttati per terra, sopra la loro brava zanzariera che qui ci sono degli elicotteri e delle potrone sulle quali accomodarsi e guardare il mare.
Secondo piano - un mega stanzone di circa 80 mq che è la casa di Anton e della sua bella e dolce signora.
Ora voi vi immaginerete porte, divisori, finestre. Niente di tutto questo. Eh lo so che è difficile da capire ma è così. Sulla scala che porta alle stanze private hanno appiccicato un cartello "private area". Questo è quanto.
La vicenda delle finestre mancanti poi è ancora più affascinante, non esiste un vetro. Ho controllato dappertutto. Quindi di notte, nel dormitorio-terrazza, mentre sei sotto la tua brava zanzariera senti il rumore delle onde e delle navi che arrivano al porto. E' bellissimo.Insomma c'è una ragione se rimango qui!
Di sera poi, dato che Anton è appassionato di cinema, sempre sulla terrazzo dormitorio vengono proiettati film, non parlo di Rambo o commedie americane, di solito sono film che hanno vinto premi al festival di Cannes, Venezia e similari. Alcuni sono dei mattoni, altri sono davvero interessanti!
Ieri sera il film previsto non dava segni di voler partecipare alla serata e quindi abbiamo optato, dopo una sorta di riunione condominiale e messa ai voti, per un più prosaico ma divertentissimo "Libro della jungla" versione originale del 1967!
La gente indigena dopo i primi 3 gioni durante i quali ha tentato di vendermi qualsiasi cosa si è arresa edopo abbiam fatto amicizia, x esempio la signora dove di solito pranzo (Nasi Campur buonissimo, praticamente, riso, tempeh appena fatto che è una bontà che non me la immaginavo neanche dato che in Italia ha un altro sapore, verdure non identificate, peanuts ed una specie di salsina al cocco buonissima, col passare dei giorni, più Santi mi conosceva e mi prendeva in simpatia, cresceva il volume del piatto! va da sè che son dovuta andare a vedere sua figlia che ballava nel tempio in cambio....).
La colazione la faccio rigorosamente al Topi Inn, è cara ma il pane nero fatto in casa è impagabile, buonissimo!!!!
La giornata scorre che è un piacere tra passeggiate, chiacchierate, libri e soprattutto si passa il tempo ad osservare il mare dalla terrazza.
Questo posto mi mancherà, dankjewel Anton !!!!


ps oggi il computer ha deciso che non vuole caricare le foto, le pubblico domani!

sabato 4 settembre 2010

CALIMERO!!!!



Lo soooo, le foto sono così così...provateci voi a dire ad una chioccia di star ferma se ci riuscite....ma lo vedete veroooo?

Pennuti:





Allego foto non molto chiara, vado a spiegarmi, praticamente si vedono galli ovunque. E cantano sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ne hanno ben donde. Rischia sempre di essere l'ultimo canto x loro.Pare che qui sia molto di moda il combattimento tra galli, c'è un grosso giro di scommesse intorno per altro. Per questo i galli sono numerosi e vengono tenuti TUTTO IL GIORNO SOTTO IL SOLE SOTTO QUESTE CAMPANE DI VIMINI, così quando combattono sono più nervosi e feroci. Durante i combattimenti vengono gettate sul campo di battaglia anche lame di rasoio, pare che i galli diventino ancora più feroci se percepiscono l'odore od il sapore del sangue. Vedete voi se questa è una bella roba.

Bali prima puntata: Ubud ed il Nord dell'Isola





Allora, mi pare di essere tornata indietro di 100 anni. L'aeroporto di Denpasar, va da sé, è un catorcio se paragonato con quello di Singapore. Sorgono spontanee due riflessioni:

1 A questo punto direi che sono proprio pochi (o nessuno) gli aeroporti che possono risultare più belli ed efficienti di quello di Singapore

2 L'aeroporto di Denpasar è un catorcio in assoluto, anche se paragonato a Varadero (una capanna), che ne so, Bologna, Verona. Ecco siamo a livello di Rimini o Forlì.

All'uscita cerco un bus pubblico per andare a Denpasar e poi prendere un altro bus per andare ad Ubud. Povera illusa. Non esistono autobus pubblici sull'isola. Esiste solo un servizio di navetta su prenotazione (non avevo prenotato, c'è bisogno di dirlo?) della Perama che, scoprirò col passare dei giorni, è un impero sull'isola, fa di tutto, oppure il taxi-truffa.
La contrattazione parte dalla base di 200.000 rupie malesiane (circa 20 euro). Io me ne vado indignata. Domanda ed offerta sono troppo distanti, non si troverà mai un accordo. Man mano che mi allontano dall'aera arrivi i prezzi si fanno più trattabili, alla fine strappo 120.000 rupie (Lonely Planet quota questo servizio a 170.000, ma da che parte state voi??), me ne vado con il taxista per nulla contenta però, questa vicenda dei mezzi pubblici inesistenti mi preoccupa un po', penso che però sia una cosa un po' inverosimile, suvvia....
La strada per Ubud è davvero bella, ricca di vegetazione e di casupole e catapecchie, anche di negozi che vendono statue di Buddha di dimensioni naturali. In pietra. Avrò contato circa 60 negozi uno accanto all'altro (torno ad un argomento già affrontato per altre località, ma il concetto di diversificazione dell'offerta qualcuno ve lo ha mai spiegato?).
La mia perplessità non sta tanto nei Buddha che , anzi, mi sono molto simpatici, sta piuttosto nel tentare di capire perchè un'isola a prevalente religione Hindu (un'enclave Hindu in una nazione a prevalenza musulmana), sia così ricca di codesto simbolo di ben altra religione...il taxista mi spiega che la produzione è per i turisti thailandesi in vacanza a Bali.
Sta male chiedere come pensano di trasportare a casa un Buddha di pietra alto come me? Hand baggage? Mi rifiuto di porre questa domanda....poi vorrei anche sapere quanti milioni di turisti thailandesi vengono qui in vacanza dato il numero di statue. Mi astengo ancora, temo le risposte.
La guesthouse alla quale avevo scritto (in realtà avevo scritto a circa 15 guesthouse ma le altre 14 non hanno risposto. Qui non va di moda rispondere. In nessuna località) ha camere un po' tetre e prezzi alti, quindi in compagnia della mia fida e leggiadra valigia procedo spedita guardandomi intorno. Alla fine trovo una signora (anzi a dire il vero è lei che trova me) che ha questa camera nuovissima (ancora alcuni fili penzolano sconsolati e pericolosi dai muri senza luminarie) e moooolto carina, prezzo 175.000 x notte. Non ci siamo capiti. Me ne vado. Scendiamo a 100.000 dietro mia solenne promessa che starò 5 notti. La camera si trova al secondo piano di una palazzina che dà su un cortile interno dove c'è praticamente una comune di Balinesi, diverse famiglie non ho ben capito in che modo ma imparentate tra loro, è davvero bello e pittoresco osservarle, ogni tanto qualche mamma se ne va e lascia i figli a qualche anziana, sembra una grande, bella famiglia di quelle che si trovavano in campagna 50 anni fa, molto matronale, si divide il tempo, la cucina, il pasto tutti insieme. E la sera, quando i padri tornano a casa, è davvero bello vederli giocare, ridere, chiacchierare e scherzare con tutta la famiglia. Altro che tv....
Avessi poi capito anche solo mezza conversazione presumo sarebbe stato ancora più interessante, la comunicazione languiva molto dato che io non parlo Balinese e loro non parlano inglese ma sono stati tutti gentilissimi. Anche se hanno cercato di vendermi di tutto, i servizi di lavanderia della mamma, i massaggi del babbo e così via....
Ubud non è proprio come me l'aspettavo, diciamo che il libro di Elizabeth Gilbert, “Eat, pray and love”, aveva dato un'allure molto più magica al posto...la cittadina comunque è carina anche se davvero moooooolto turistica e la gente indigena è davvero insistente (non a livello dell'India però!!!!! tranquilli), ogni nanosecondo si odono i seguenti due vocaboli: MASSAAAAGE” oppure “TRANSPOOOORT” a volte i servizi vengono offerti contemporaneamente, se dici di no al massage ti offrono il transport o viceversa. Se si hanno soldi a disposizione (e non è il mio caso) si può fare dello shopping interessante, i musei sono belli e le gallerie d'arte sono copiose, è molto più trafficata di quel che immaginavo.
La cosa più bella per me sono i dintorni della città....campi di riso a perdita di vista, belle stradine che non portano da nessuna parte ma sono belle lo stesso, perchè a volte è più bello il cammino della meta, quantità di oche, galline, pulcini, aironi.....
Passo la maggior parte del mio tempo in giro x i campi ed osservo con attenzione il lavoro svolto dai contadini. E' davvero duro, non immaginavo.. E' molto interessante anche il sistema di irrigazione dei campi e come l'acqua passa da un terrazzamento all'altro. Devo dire che adesso apprezzo ancora di più il riso!!!!
A proposito, l'itinerario a piedi proposto da Lonely planet non è di 3 ore ma di 2 ore....
Ho visto anche le prove di diversi spettacoli di danza che si tengono ad Ubud. Le prove sono gratuite, gli spettacoli carissimi.... :)
Colazione sempre al Bali Buddha, un posto molto carino ed accogliente, colazione davvero buona, hot oatmeal e cinnamon bagel!
Dopo 3 giorni di campi di riso mi sono stufata, ho cercato invano di trovare dei mezzi che mi portassero al nord (e che non fossero i soliti taxi-truffa), alla fine mi sono arresa. Ho acquistato un'escursione. Praticamente in una giornata riesco a vedere quello che avrei potuto vedere in 6 o 7 giorni di pellegrinaggio con navette e mezzi di fortuna. Ed il prezzo è praticamente lo stesso della sola andata della navetta per il nord.
Acquisto l'escursione nel tanto consigliato da Lonely Planet info point della città di Ubud:
Unico ufficio di informazioni turistiche davvero utile a Bali........organizza, a prezzi modici, intereressanti escursioni etc etc”; è l'unico ufficio escursioni consigliato.....
La mattina successiva vado al meeting point ed incontro Agung che sarà l'autista per tutta la giornata e Willy e Stephan, i miei compagni di viaggio, che battezzo subito come tedeschi. Infatti sono francesi.
Agung è simpatico, divertente e spumeggiante, ci parla dell'isola, dei balinesi, della situazione politica, di religione (gli chiedo come mai, dato che la popolazione è hindu e gli hindu sono vegetariani, tutti mangiano pollo e maiale che non mi sembrano proprio vegetali. La domanda cade nel vuoto) e ci fa intravedere la possibilità di non ben specificati affari durante la giornata. Innanzitutto ci accompagna ad una coffee farm che non era x nulla inclusa nell'escursione. Stephan acquista del caffè per sua madre. Io assaggio tutti i tipi di tea e caffè, tea al limone, menta, tisana al ginger, caffè normale, cioccolata, caffè al ginseng; non compro niente. Praticamente faccio media con Willy e Stephan che, molto attenti alla salute, hanno assaggiato solo una tisana in due.Io penso che forse Agung ci ha presi per babbei e pensa che non capiamo che il business è solo per lui e non per noi, ma tant'è.
Più ci addentriamo nell'escursione e più sorgono sospetti dati i suoi suggerimenti, per esempio ci dice che grazie a lui possiamo vedere il lago (in programma) , il tempo sul lago (in programma) ed il giardino al solo prezzo di un biglietto d'ingresso, risparmiamo quindi 1 biglietto. Io, superficialona, non comprendo bene il passaggio, Willy che è molto più astuto di me (e sopratutto è un amante delle piante) non si fa incantare da questa frase e capiamo dov'è l'inghippo, l'autista, per risparmiare tempo e denaro (i soldi del parcheggio che ha in consegna dall'agenzia) non ci vuole portare al giardino botanico in programma ma ci vuole far vedere un normalissimo giardino sul lago che quello di mia mamma è più bello.
Attriti! Scintille! Tutta la spumeggiante simpatia di Agung svanisce in un batter d'occhio, praticamente non ci rivolge più parola per un'ora.
Bravo Willy, anche perchè il giardino botanico è stupendo, ne valeva davvero la pena....
Ad ora di pranzo arriviamo a Lovina e, di nuovo, Agung tenta di gabbarci, ci lascia davanti ad un ristorante nel mezzo del nulla (è solo x far scena , non eravamo proprio nel mezzo del nulla...) e ci dice che ci viene a riprendere dopo un'ora. Il ristorante che ovviamente poi passerà la commissione all'autista non mi piace e nemmeno a Willy e Stephan, carissimo pieno di gente e solo con servizio a buffet, chicken ovunque, essendo io sempre vegetariana non mi pareva il caso, quindi quatti quatti...ce ne andiamo. E troviamo 500 metri più avanti, un paradiso. Ristorante tutto per noi sul mare, piscina, jacuzzi. Buon pranzo e prezzo onesto. Agung ci coglie in fallo ed è furibondo, non ci rivolge più parola per un'ora buona. Sai che perdita. Stiamo poi bene lo stesso noi....Willy e Stephan sono persone a dir poco piacevoli ed interessanti, scherziamo e ridiamo molto sui difetti dei francesi e degli italiani, mettiamo a confronto le nostre esperienze di viaggio, andiamo a vedere delle cascate ed una zona termale e la giornata vola!
A sera giunti di nuovo ad Ubud, Agung ha un risveglio e chiede a Stephan e Willy se il giorno dopo necessitano dei suoi preziosi servigi per un pick up per Sanur. Willy rifiuta gentilmente. Io dico a Stephan e Willy che piuttosto li porto io in carriola con le valigie e tutto il resto. Carriola in inglese non mi veniva quindi ho fatto il mimo.
Grazie Stephan e Willy, ho passato una bellissima giornata!
Agung: pppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Lonely Planet: secondo me dovete rivedere un bel po' di cose su Bali.....