Diario confuso e sconclusionato di un anno di vita, ricerca, viaggio, scoperta e di tutto quello che può accadere ....
L'avventura inizia il 01 maggio 2010!

sabato 4 settembre 2010

Bali prima puntata: Ubud ed il Nord dell'Isola





Allora, mi pare di essere tornata indietro di 100 anni. L'aeroporto di Denpasar, va da sé, è un catorcio se paragonato con quello di Singapore. Sorgono spontanee due riflessioni:

1 A questo punto direi che sono proprio pochi (o nessuno) gli aeroporti che possono risultare più belli ed efficienti di quello di Singapore

2 L'aeroporto di Denpasar è un catorcio in assoluto, anche se paragonato a Varadero (una capanna), che ne so, Bologna, Verona. Ecco siamo a livello di Rimini o Forlì.

All'uscita cerco un bus pubblico per andare a Denpasar e poi prendere un altro bus per andare ad Ubud. Povera illusa. Non esistono autobus pubblici sull'isola. Esiste solo un servizio di navetta su prenotazione (non avevo prenotato, c'è bisogno di dirlo?) della Perama che, scoprirò col passare dei giorni, è un impero sull'isola, fa di tutto, oppure il taxi-truffa.
La contrattazione parte dalla base di 200.000 rupie malesiane (circa 20 euro). Io me ne vado indignata. Domanda ed offerta sono troppo distanti, non si troverà mai un accordo. Man mano che mi allontano dall'aera arrivi i prezzi si fanno più trattabili, alla fine strappo 120.000 rupie (Lonely Planet quota questo servizio a 170.000, ma da che parte state voi??), me ne vado con il taxista per nulla contenta però, questa vicenda dei mezzi pubblici inesistenti mi preoccupa un po', penso che però sia una cosa un po' inverosimile, suvvia....
La strada per Ubud è davvero bella, ricca di vegetazione e di casupole e catapecchie, anche di negozi che vendono statue di Buddha di dimensioni naturali. In pietra. Avrò contato circa 60 negozi uno accanto all'altro (torno ad un argomento già affrontato per altre località, ma il concetto di diversificazione dell'offerta qualcuno ve lo ha mai spiegato?).
La mia perplessità non sta tanto nei Buddha che , anzi, mi sono molto simpatici, sta piuttosto nel tentare di capire perchè un'isola a prevalente religione Hindu (un'enclave Hindu in una nazione a prevalenza musulmana), sia così ricca di codesto simbolo di ben altra religione...il taxista mi spiega che la produzione è per i turisti thailandesi in vacanza a Bali.
Sta male chiedere come pensano di trasportare a casa un Buddha di pietra alto come me? Hand baggage? Mi rifiuto di porre questa domanda....poi vorrei anche sapere quanti milioni di turisti thailandesi vengono qui in vacanza dato il numero di statue. Mi astengo ancora, temo le risposte.
La guesthouse alla quale avevo scritto (in realtà avevo scritto a circa 15 guesthouse ma le altre 14 non hanno risposto. Qui non va di moda rispondere. In nessuna località) ha camere un po' tetre e prezzi alti, quindi in compagnia della mia fida e leggiadra valigia procedo spedita guardandomi intorno. Alla fine trovo una signora (anzi a dire il vero è lei che trova me) che ha questa camera nuovissima (ancora alcuni fili penzolano sconsolati e pericolosi dai muri senza luminarie) e moooolto carina, prezzo 175.000 x notte. Non ci siamo capiti. Me ne vado. Scendiamo a 100.000 dietro mia solenne promessa che starò 5 notti. La camera si trova al secondo piano di una palazzina che dà su un cortile interno dove c'è praticamente una comune di Balinesi, diverse famiglie non ho ben capito in che modo ma imparentate tra loro, è davvero bello e pittoresco osservarle, ogni tanto qualche mamma se ne va e lascia i figli a qualche anziana, sembra una grande, bella famiglia di quelle che si trovavano in campagna 50 anni fa, molto matronale, si divide il tempo, la cucina, il pasto tutti insieme. E la sera, quando i padri tornano a casa, è davvero bello vederli giocare, ridere, chiacchierare e scherzare con tutta la famiglia. Altro che tv....
Avessi poi capito anche solo mezza conversazione presumo sarebbe stato ancora più interessante, la comunicazione languiva molto dato che io non parlo Balinese e loro non parlano inglese ma sono stati tutti gentilissimi. Anche se hanno cercato di vendermi di tutto, i servizi di lavanderia della mamma, i massaggi del babbo e così via....
Ubud non è proprio come me l'aspettavo, diciamo che il libro di Elizabeth Gilbert, “Eat, pray and love”, aveva dato un'allure molto più magica al posto...la cittadina comunque è carina anche se davvero moooooolto turistica e la gente indigena è davvero insistente (non a livello dell'India però!!!!! tranquilli), ogni nanosecondo si odono i seguenti due vocaboli: MASSAAAAGE” oppure “TRANSPOOOORT” a volte i servizi vengono offerti contemporaneamente, se dici di no al massage ti offrono il transport o viceversa. Se si hanno soldi a disposizione (e non è il mio caso) si può fare dello shopping interessante, i musei sono belli e le gallerie d'arte sono copiose, è molto più trafficata di quel che immaginavo.
La cosa più bella per me sono i dintorni della città....campi di riso a perdita di vista, belle stradine che non portano da nessuna parte ma sono belle lo stesso, perchè a volte è più bello il cammino della meta, quantità di oche, galline, pulcini, aironi.....
Passo la maggior parte del mio tempo in giro x i campi ed osservo con attenzione il lavoro svolto dai contadini. E' davvero duro, non immaginavo.. E' molto interessante anche il sistema di irrigazione dei campi e come l'acqua passa da un terrazzamento all'altro. Devo dire che adesso apprezzo ancora di più il riso!!!!
A proposito, l'itinerario a piedi proposto da Lonely planet non è di 3 ore ma di 2 ore....
Ho visto anche le prove di diversi spettacoli di danza che si tengono ad Ubud. Le prove sono gratuite, gli spettacoli carissimi.... :)
Colazione sempre al Bali Buddha, un posto molto carino ed accogliente, colazione davvero buona, hot oatmeal e cinnamon bagel!
Dopo 3 giorni di campi di riso mi sono stufata, ho cercato invano di trovare dei mezzi che mi portassero al nord (e che non fossero i soliti taxi-truffa), alla fine mi sono arresa. Ho acquistato un'escursione. Praticamente in una giornata riesco a vedere quello che avrei potuto vedere in 6 o 7 giorni di pellegrinaggio con navette e mezzi di fortuna. Ed il prezzo è praticamente lo stesso della sola andata della navetta per il nord.
Acquisto l'escursione nel tanto consigliato da Lonely Planet info point della città di Ubud:
Unico ufficio di informazioni turistiche davvero utile a Bali........organizza, a prezzi modici, intereressanti escursioni etc etc”; è l'unico ufficio escursioni consigliato.....
La mattina successiva vado al meeting point ed incontro Agung che sarà l'autista per tutta la giornata e Willy e Stephan, i miei compagni di viaggio, che battezzo subito come tedeschi. Infatti sono francesi.
Agung è simpatico, divertente e spumeggiante, ci parla dell'isola, dei balinesi, della situazione politica, di religione (gli chiedo come mai, dato che la popolazione è hindu e gli hindu sono vegetariani, tutti mangiano pollo e maiale che non mi sembrano proprio vegetali. La domanda cade nel vuoto) e ci fa intravedere la possibilità di non ben specificati affari durante la giornata. Innanzitutto ci accompagna ad una coffee farm che non era x nulla inclusa nell'escursione. Stephan acquista del caffè per sua madre. Io assaggio tutti i tipi di tea e caffè, tea al limone, menta, tisana al ginger, caffè normale, cioccolata, caffè al ginseng; non compro niente. Praticamente faccio media con Willy e Stephan che, molto attenti alla salute, hanno assaggiato solo una tisana in due.Io penso che forse Agung ci ha presi per babbei e pensa che non capiamo che il business è solo per lui e non per noi, ma tant'è.
Più ci addentriamo nell'escursione e più sorgono sospetti dati i suoi suggerimenti, per esempio ci dice che grazie a lui possiamo vedere il lago (in programma) , il tempo sul lago (in programma) ed il giardino al solo prezzo di un biglietto d'ingresso, risparmiamo quindi 1 biglietto. Io, superficialona, non comprendo bene il passaggio, Willy che è molto più astuto di me (e sopratutto è un amante delle piante) non si fa incantare da questa frase e capiamo dov'è l'inghippo, l'autista, per risparmiare tempo e denaro (i soldi del parcheggio che ha in consegna dall'agenzia) non ci vuole portare al giardino botanico in programma ma ci vuole far vedere un normalissimo giardino sul lago che quello di mia mamma è più bello.
Attriti! Scintille! Tutta la spumeggiante simpatia di Agung svanisce in un batter d'occhio, praticamente non ci rivolge più parola per un'ora.
Bravo Willy, anche perchè il giardino botanico è stupendo, ne valeva davvero la pena....
Ad ora di pranzo arriviamo a Lovina e, di nuovo, Agung tenta di gabbarci, ci lascia davanti ad un ristorante nel mezzo del nulla (è solo x far scena , non eravamo proprio nel mezzo del nulla...) e ci dice che ci viene a riprendere dopo un'ora. Il ristorante che ovviamente poi passerà la commissione all'autista non mi piace e nemmeno a Willy e Stephan, carissimo pieno di gente e solo con servizio a buffet, chicken ovunque, essendo io sempre vegetariana non mi pareva il caso, quindi quatti quatti...ce ne andiamo. E troviamo 500 metri più avanti, un paradiso. Ristorante tutto per noi sul mare, piscina, jacuzzi. Buon pranzo e prezzo onesto. Agung ci coglie in fallo ed è furibondo, non ci rivolge più parola per un'ora buona. Sai che perdita. Stiamo poi bene lo stesso noi....Willy e Stephan sono persone a dir poco piacevoli ed interessanti, scherziamo e ridiamo molto sui difetti dei francesi e degli italiani, mettiamo a confronto le nostre esperienze di viaggio, andiamo a vedere delle cascate ed una zona termale e la giornata vola!
A sera giunti di nuovo ad Ubud, Agung ha un risveglio e chiede a Stephan e Willy se il giorno dopo necessitano dei suoi preziosi servigi per un pick up per Sanur. Willy rifiuta gentilmente. Io dico a Stephan e Willy che piuttosto li porto io in carriola con le valigie e tutto il resto. Carriola in inglese non mi veniva quindi ho fatto il mimo.
Grazie Stephan e Willy, ho passato una bellissima giornata!
Agung: pppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Lonely Planet: secondo me dovete rivedere un bel po' di cose su Bali.....

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