lunedì 27 settembre 2010
Melbourne!
Eccoci qui in un mondo totalmente sconosciuto!
Il solito volo Air Asia atterra puntualissimo, il pilota si scusa perchè alla partenza ci aveva detto che forse saremmo potuti arrivare con mezz'ora di anticipo.
Non porto esempi italiani a paragone, mi vergogno.
Questa volta mi sono trattata da gran signora, con ben 25 euro di supplemento mi sono comprata un posto a sedere nelle emergency exit, crepi l'avarizia; d'altronde non era pensabile fare un viaggio di quasi nove ore in un sedile pensato per l'asiatico medio, che non è esattamente come me....
All'arrivo mi attendono circa 15 gradi; la temperatura fa in tempo a salire di 3 gradi ora che sono uscita dall'aeroporto.... ecco non mi pare che l'organizzazione sia impeccabile qui.... prima una fila eterna per il controllo passaporti, poi ritiro bagagli, e poi un'altra fila per uscire dall'aeroporto dove un ufficiale indirizza le persone (secondo criteri che non sono assolutamente riuscita a comprendere) in tante microcode.
Dopo più di un'ora dall'atterraggio vedo la hall degli arrivi!
L'aeroporto non mi sembra un gran che, ma chissà cosa mi aspettavo!
Prendo il bus (gratuito, gentilmente sponsorizzato dall'ostello) e l'omino (o per meglio dire l'omone) del bus si rivolge a me in una lingua sconosciuta. Eppure si era detto che qui si parla inglese, cos'e' sta roba? Boh. Forse non è di qui.
Anche all'ostello parlano la stessa lingua dell'omino, dev'essere una malattia contagiosa; che mi piacerebbe molto avere contratto in questo momento, almeno mi sentirei un po' meno cretina.
Ho chiesto, dicono che parlano inglese. Non è che è il primo di aprile e qualcuno mi sta facendo un mega-scherzone? Parlano un po' tutti come Tom, un amico australiano conosciuto in India, credevo avesse un difetto di pronuncia e non ho mai chiesto nulla per non essere indelicata.
L'ostello, Habitat Hq, non è male,certo che venendo dall'Explorer's di Kuala Lumpur, aperto 3 mesi fa, troppo carino, è difficile pensare di trovare lo stesso standard...in realtà questo ostello è molto grande, c'è una marea di gente, è ben organizzato, la cucina è enorme, solo x farvi un esempio ci sono 5 mega frigo a disposizione dei villeggianti, 4 piani cottura etc etc.... è pieno di ragazzi molto giovani, direi che l'età media è sotto i 25 anni, sono quasi tutti qui con un holiday working visa, un visto che gli consente di lavorare, conditio si ne qua non avere meno di 30 anni.
Ovviamente il mio letto non è ancora sgombro e quindi mollo la valigia e me ne vado a fare un giro in città!
Il deserto. Boh...eppure è sabato e sono le 11,30 del mattino...eppure sono in una zona piuttosto famosa, st Kilda....cammino per almeno 45 minuti ed incontro 10 persone al massimo....
La città è tutta un parco! Ne incontrerò almeno 5 durante il mio cammino perso il centro città! Ed è davvero verdissima, ergo pioverà molto, non è che ci possano essere molte altre ragioni.
In centro la situazione si anima un po' ma non tantissimo, oggi pare essere il giorno della finale di uno sport che non ho capito cos'è direi che non ce l'abbiamo in italia, è una specie di incrocio tra calcio, football, rugby, non si capisce niente. In linea di massima mi sembra pallosissimo, un po' tipo il calcio, ma do solo un'occhiata veloce.
La città mi sembra molto vivibile ed accogliente, a prima vista mi ricorda in qualcosa San Francisco anche se non ha lo stesso fascino.
C'è gente di tutti i tipi, apparecchiata davvero in tutti i modi, un esempio su tutti, una signorina dai lineamenti asiatici di circa 25 anni porta fuori il cane a passeggio, nulla di male, anche i cani hanno i loro bravi diritti e necessità e la signorina sta compiendo il suo dovere. In accappatoio e ciabatte di spugna con fiocchetto applicato. Noi così non ci andremmo nemmeno in bagno, manco sul pianerottolo, se va a fuoco la casa e noi siamo messe così piuttosto che uscire così spiriamo tra le lingue di fuoco .
Comunque la gente mi sembra molto simpatica ed aperta.
Vado a fare la spesa al supermercato (finalmente posso cucinare!) e rischio un'ischemia. Ma che prezzi sono!!!! Oddio mi pare di essere in Europa! Tranne per il fatto che yogurt e formaggi sono molto più cari qui; che bello.
Vado al famoso mercato Queen Victoria, è davvero carinissimo! C'è un'area con negozi che vendono specialità tipiche europee, olive, croissant, feta, borek, si vede di tutto. Io comprerei qualsiasi cosa. Se non fosse che un filone di pare “italiano” costa come una notte in ostello, e la notte non è per nulla a buon mercato qui!
E c'è tutta una parte enorme dove vengono venduti ortaggi e frutta, dato che arrivo all'ora di chiusura i fruttaroli strillano a tutta voce i prezzi ribassandoli continuamente. Un po' Spaccanapoli, davvero bello!
Altra cosa bella sono gli uomini, va detto, diciamo che qui rispetto allo standard asiatico c'è un'impennata in positivo! Finalmente....
I negozi chiudono alle ore 17, massimo alle 18.
No,non è lutto nazionale, è sempre così.
Ho chiesto, pare che gli australiani pensino che nella vita ci sia anche altro da fare oltre che lavorare, qualcosa di meglio. Strana gente.....
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Sei in Australia??!!??!!
RispondiEliminaChe spettacolo.
Più tu viaggi, più io, come Italiana, mi sento di un paese del terzo mondo.
Avremo anche sole mare e spaghetti, ma accidenti!!!! La civiltà, la dignità, la qualità della vita che hai trovato in giro per il mondo, non hanno paragoni.