Ultima serata a Delhi passata ad una simpaticissima festa, era il comple di Carol, amica di Guille e Carlos ed io, come nella migliore delle tradizioni, mi sono infiltrata. Mi sono pure dimenticata di fare gli auguri alla festeggiata, che tristezza. Ma la festa e' stata bella, stile mettiamoinsiemeunpo'digenteexpat, fondamentalmente molti spagnoli, poi indiani, inglesi, tedeschi, io, gente della quale non ho capito la nazionalita', insomma un gran rabazzone.
C'era un tipo col quale ho conversato a lungo che era messo peggio di me, io almeno conoscevo le persona con le quali ero arrivata alla festa, lui nemmeno quello, era arrivato quella mattina a Delhi ed aveva conosciuto un tipo x strada credo, si e' aggregato a lui. Poverino, mi ha fatto una gran tenerezza, australiano ma figlio di indiani, circa 24-25 anni, primo viaggio fuori dall'Australia, in INDIA, A DELHI! Anzi poverone, era un gigione grande e grosso.
Poi ho conosciuto Adrian che era secondo me assolutamente americano dato l'accento, infatti e' romeno. Simpaticissimo anche lui, molto giovane ma con un sacco di peripezie da viaggiatore sulle spalle, abbiamo condiviso le nostre piccole disgrazie. Simpaticissime anche le colleghe di Guille e Carlos nella ngo, insomma una bella serata. E poi c'era del vino, e dellas birra! Cose che non si vedevano da secoli.
Bene, si parte in treno allora. Nell'immaginario collettivo questo viaggio era paragonabile alla "corazzata Potemkin"diu Fantozzi. E invece no! E' andata molto meglio del previsto.Innanzi tutto va segnalato che il treno, che nasce a Delhi e muore (per sfinimento immagino) a Trivandrum percorrendo la bellezza di 3150 km ha portato un totale di 20 minuti di ritardo. Neanche in Svizzera si sono visti siffatti miracoli.
E non e' che il treno sia arrivato all'ora prevista ma...24 ore dopo, simpatico episodio capitato a due ragazze inglesi che ho conosciuto in Malesia, abbiamo passato una nottata in una camerata di un ostello a scambiarci racconti sugli accadimenti in India, alla fine abbiamo votato "il piu'". Pari merito nella classifica degli epiosodi che ora ricordiamo ridendo (ma in quel momento non faceva granche' ridere) la demolizione del mio hotel a Delhi ed il ritardo di 24 ore del loro treno (che per la precisione doveva impiegare circa 12 ore da Delhi a Varanasi, ne ha impegate 36 ).
Tornando al mio treno, era una specie di "all incusive". Una sorta di "Valtur" su 1000 ruote.
No, non c'era l'animazione a bordo, spiritosoni.
Pero' tutti i pasti erano inclusi, in pratica si mangiava sempre.
Di seguito i pasti:
MORNING TEA
BREAKFAST
LUNCH
AFTERNOON TEA
DINNER
Non si faceva in tempo a finire il pisolino del pomeriggio che ti rifilavano il tea, poi la cena, etc etc....
Ora non vorrei che nella vosta mente passassero immagini tiopo "orient express", carrozze ricche di fascino ed altrettanti fascinosi passeggieri. C'era la solita gente che si incontra nei treni indiani ed il treno non era nulla piu' degli altri.
I miei compagni di viaggio erano molto simpatici e gentili, un gruppo di 5 signori reduci da non ho capito quale convegno a Delhi che rientrava a Kochi, quindi abbiamo fatto quasi tutto il viaggio insieme per fortuna, ci siamo fatti compagnia e mi hanno fatto da traduttori, consiglieri e protettori (nel senso buono del termine...).
Il sunto del viaggio e' : meglio 42 ore di treno con il tuo bel cuccino nel quale dormire piuttosto che 10 ore di volo (a meno che non si viaggi in business class, nel qual caso parola torna indietro).
In proporzione ho impiegato piu' tempo da Trivandrum per raggiungere Neyyar Dam, destinazione finale nella quale e' sito il Sivananda Ashram, che da Delhi a Trivandrum.
Infatti arrivata a Trivandrum tento di prendere un bus, cosa per nulla semplice in Kerala, terra che evidentemente considera la lingua inglese inutile e quindi pone tutte le scritte sugli autobus in lingua locale. Naturalmente gli autobus non hanno numero, altrimenti sarebbe troppo semplice, per esempio, dire prendo l'11.
Provateci voi a capire dove va un autobus. Di seguito alcuni esempi:
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@ @@@@@@@@@@@@
@@@@@@@ @@ @@@@
E cosi' via.
Qiundi non rimane che chiedere ad uno che e' dentro un gabbiotto nel quale si recano tutti gli autisti (e quindi si presume che sia del mestiere)e lui ti dice di stare tranquilla, te lo dice lui qando arriva l'autobus, in fin dei conti e' li' per quello. Tu ti distrai un nanosecondo, il tempo di starnutire (errore gravissimo in India. La distrazione, non lo starnuto) e vedi l'omino che si allontana sereno e beato e mai piu' tona. Poi chiedi ad un altro e cosi' via per circa 2 ore. Alla fine i passeggeri in attesa hanno avuto pieta' di me e mi hanno aiutata.
Per farla breve, 3,5 ore per percorrere 30 km....INDIA.
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Cicci, l'India ti ispira i migliori racconti...
RispondiElimina1. la devi dire tutta subito: non mi puoi cominciare la frase con " C'era un tipo col quale ho conversato a lungo ..." (evvaiiii scatta l'ammaure ho pensato si è intrippata) .. poi mi concludi la frase, dopo ben 8 righe, dico 8, non 2!! ... con un "poverone, era un gigione grande e grosso".
RispondiEliminaNON SI FA COSI.
2. se devi fare il giro del mondo per venirci a dire che dopo 8 mesi non capisci i numeri degli autobus, cosa ti abbiamo fatto studiare a fare? .. che ci preoccupiamo inutilmente. Un vocabolario o una scuola serale per stranieri? o no?
I MI BAIOC!!
3. 3,5 ore per percorrere 30 km??? ... una bicicletta no eh? con la tua falcata 25 minuti ed eri arrivata.
E GRAZIE.
Ory
Accipicchia, mi sono distratta pensando fossi ancora segregata a fare OOOMMMMMMMM, e invece hai scritto!!!
RispondiEliminaMa "poverone" cosa? E tu allora? Una dolce ed esile fanciulla tutta sola in giro per il mondo? Almeno a lui la prima cosa che è capitata a Delhi è stata una festa Cosmopolita ... a te appena atterrata la volevano fare tutti quei mendicanti la festa!
E la sera ti hanno pure demolito la camera!!!!
Il gigiolone non sa che fortuna ha avuto!!!
Comunque mi fa piacere che i ricordi sgradevoli non abbiano lasciato cicatrici. O forse la meditazione e lo yoga insegnano anche a re-inquadrare tutte le esperienze come costruttive.
E adesso cosa fai? Hai finito? Riprendi l'Orient Express per Delhi? Fai un'altro giro li al sud?
cosa ci sarà poi da meditare tanto, per me la fate troppo difficile.
RispondiEliminaory
COME HA DETTO IL MIO INSEGNANTE DI MEDITAZIONE: TO MEDITATE IS SIMPLE. BUT SIMPLE DOESN'T MEAN EASY... UN SAGGIO. OLTRE CHE UN GRAN FIGO.
RispondiEliminagliela vogliamo fare una foto al Saggio ecchediamine?!? e sto saggio: quaglia o non quaglia? in sintesi.. Ory
RispondiElimina... e Ba'!!
RispondiEliminaSfrucugli sfrucugli, ma le foto non ce le fai mai vedere?
Ha ragine Ory!
scusate ma vi riferite alla foto del Saggio??? era già stata pubblicata nella prima puntata di Mc Leod, quando ci sono andata a giugno!!!
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