Diario confuso e sconclusionato di un anno di vita, ricerca, viaggio, scoperta e di tutto quello che può accadere ....
L'avventura inizia il 01 maggio 2010!

giovedì 5 agosto 2010

Bangkok!






mmmmm...l'aeroporto promette bene. Oddio, e' un po' buio, fa un po' quell'effetto Paris Charles de Gaulle di primo acchito che non e' proprio un complimento a dire il vero, ma poi migliora....i bagagli arrivano prima di noi. Suicidi di massa a Malpensa e Fiumicino alla notizia.
Ecco, pero'....se vogliamo proprio dirla tutta non mi pare che la famosa gentilezza thai sia di casa nel banco che vende i biglietti del Express Bus per la citta'. Vorrei poi analizzare il concetto di Express Bus. Si evince dalla parola stessa che sia un mezzo quantomeno veloce. Non capisco allora perche' impiego 2 ore e mezzo per arrivare alla stazione ferroviaria (circa 20 km percorsi, non 250 km), vicino alla quale e' sita la mia guesthouse. Mia si fa x dire, beninteso.
Per fortuna il tempo sul bus vola, conosco Edward, medico che lavora per una grossa ONG della quale mi sfugge il nome in questo momento, in ogni caso l'ONG si occupa di curare i bisognosi in giro per il mondo, come Emergency o Doctors without Borders per intenderci.
Lavora in Pakistan al border con l'Afghanistan, parliamo per tutto il viaggio della sua esperienza, e' molto giovane e conduce questa pacata esistenza gia' da molti anni, tra bombe, morti, senso di impotenza perche' non riesce a fare abbastanza, senso di colpa perche' dopo un po' la morte delle persone che ti circondano viene vista con piu' distacco, recluso in compound senza poter uscire. Altro che "non sappiamo dove andare a ballare stasera" o "che noia si vedono sempre le stesse facce all'aperitivo in questo posto".
Dato che ha dei parenti a Bangkok mi da' un po' di dritte sulla citta' e su quel che va fatto e non va fatto ma la mia curiosita' sul mondo all'interno del quale vive e' piu' forte del suo tentativo di introdurmi nella citta' quindi lo molesto con milioni di domande finche', poveretto, provato, stremato, scende dal bus prima di me. Magari non era nemmeno quella la sua fermata... Ho estorto al pover'uomo anche l'indirizzo mail....
Grazie Edward, non trovo altre frasi sensate....
Dato che arrivo in tarda serata non ho capito niente della citta' (tranne ovviamente il fatto che e' altamente trafficata), vediamo domani mattina...la guesthouse e' assolutamente deliziosa, Cozy Bangkok Guesthouse, zona stazione Hua Lampong ma in una stradina residenziale tranquillissima, scalza la Old Penang Guesthouse dal secondo posto della mia speciale classifica, camerate grandi, letti comodissimi, a casa mia non si e' mai vista tanta pulizia (non che casa mia sia un grand'esempio a dire il vero...diciamo che a casa di Monia G., casa perfetta, forse si e' vista simile pulizia...ciao Monia! mi fai la tua buonissima pizza quando torno?????)e sopratutto, signore e signori, c'e' la cucina!!!! posso cucinare! Il mio entusiasmo a riguardo contagia altri ospiti della guesthouse che hanno capito che forse si riesce a scroccare qualcosa, quindi tutte le sere spagnetti, risotti e cosi' via. Praticamente sono ingrassata 3 kg in una settimana credo!
Nota a margine per i gentili lettori interessati al business del formaggio in Asia da me proposto nel precedente post: non si puo' fare. Ieri ed una presentazione della Illy Caffe' in un centro commerciale (ovviamente non ero invitata, solo infiltrata) ho incontrato un imprenditore italiano che ha diversi ristoranti di lusso qui, mi ha spiegato che il problema della non produzione di formaggio ha molte sfaccettature. Prima di tutto ha bocciato la mia idea del formaggio di capra perche' ha un sapore troppo forte per gli asiatici. Poi, cosa piu' importante, mi ha spiegato che il clima e' troppo caldo ed umido e quindi il latte che si vede in giro e nei supermercati non e' prodotto qui ma latte in polvere reidratato (si dice cosi'?) e di conseguenza il tentativo di produrre formaggio da parte di qualche azienda locale non da' nemmeno decenti risultati. Peccato. Non ho affrontato il problema pane col pover'uomo che in realta' era all'evento per lavoro, non potevo molestarlo troppo a lungo. Che emozione parlare di nuovo italiano comunque!
Ho diversi giorni da spendere qui quindi me la prendo comoda, visito templi, mercati, giardini...i templi, bellissimi, a dire il vero mi sembrano tutti abbastanza simili, un Thailandese probabilmente inorridirebbe a questa affermazione immagino....credo che sia come dire che San Pietro a Roma somiglia a Santa Maria del Mar a Barcelona....ma tant'e', questa e' la mia impressione!
Carramba che sorpresa. Pranzo con Giorgio, figlio di amici di famiglia, che vive a Bangkok e che non vedo da minimo 20 anni. Temo di non riconoscerlo e che lui non riconosca me e quindi sono tentata di scrivergli un sms sullo stile: "avro' un cappello di paglia blu, il Times sottobraccio ed una rosa rossa in mano" ma mi astengo dato che lo conosco poco e non so come la prenderebbe. Quindi gli dico solo: "sono sempre molto alta come 20 anni fa" e lui mi dice: "e io sono sempre molto basso". Direi che con questo abbiamo rotto il ghiaccio! :)
Giorgio e' identico a 20 anni fa, lo riconosco appena arriva all'appuntamento! Molto trafelato perche' si sta trasferendo in altro continente e questo e' l'ultimo giorno che spende a BKK. Poveretto, non c'era giorno migliore x incontrarsi!
Mi porta a pranzo in un posto troppo carino e chiacchieriamo molto piacevolmente. Lavora per una ONG che si occupa di lotta contro il turismo sessuale, parliamo molto del suo lavoro e della situazione in Thailandia. Vedasi sopra le riflessioni su Edward, trovo ammirevole il suo approccio, il suo non arrendersi anche se a volte forse si sente Don Chisciotte, l'entusiasmo col quale mi parla e si racconta. Ed il suo coraggio.
E troppo bella la sua famiglia! Vista solo in foto purtroppo.
Vorrei avere la fortuna di poter incontrare tutti i giorni persone come voi.
La sera, dopo questa conversazione, vado as Patpong, zona della citta' famosa per il mercato di falsi (Gucci, Prada, etc etc)e...per le prostitute. Bambine.
Che vengono offerte indistintamente a tutti, uomini, donne (me compresa), di qualsiasi eta'.Ho chiesto a Giorgio chi e' il cliente-tipo, la sua descrizione e' molto semplice, un omino stilizzato. Non c'e' un cliente tipo.
C'e' un francese che chiede ad un gentile rappresentante delle signorine esposte se ce n'e' una grossa. Lui non vuole donne piccole. Forse siamo a Pushkar alla famosa fiera dei cammelli o ad un mercato del bestiame e non me ne sono accorta. Gli animali vanno a pezzatura, a peso.
Se per caso c'e' un lettore di passaggio di questo blog (dato che il blog e' pubblico) che frequenta questo tipo di mercato vorrei porre solo una domanda: e se queste bambine e questi bambini fossero i tuoi figli? O le tue sorelline ed i tuoi fratellini? Come ti sentiresti? Ancora cosi' orgoglioso di te e divertito nel rubare la vita a queste persone? Perche sai, sono persone, come me e come te.
Eh lo so, questo post non fa tanto ridere. Non ho riso nemmeno io l'altra sera. E meno che mai ridono quelle bambine.

3 commenti:

  1. Tesoro, che disperazione... Ti abbraccio.

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  2. Orrore.

    P.S.: toglimi una curiosità riguardo al cartello sui Durian. Cosa hanno per essere vietati? Sporcano, sbrodolano, hanno le spine.....?

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  3. Il durian ha un odore nauseabondo. Peggio di un melone marcio.... una cosa tremenda....

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