martedì 24 agosto 2010
Sukhothai
Arriviamo all'antica capitale del regno di Sukhothai del 13° secolo un pò provati dopo circa 6 ore di pullman. Non sono tanto le sei ore che stancano, quanto il percorrerle su un bus omologato per il trasporto di 52 persone sul quale sono stati collocati però molti più sedili, praticamente c'è una fila da due sedili ed una da tre sedili! ho anche pensato al business del sedile in più, li importano dalla Malesia, terra nella quale, come ben ricorderete, i bus vagano trasportando una fila da due sedili ed una fla composta solo da un sedile.
I sedili qui sono riattati per le dimensioni degli asiatici, la misura non combacia affatto con le MIE misure, soprattutto considerato che sono nella fila da 3, ultimo posto corridoio e nella mia fila c'è un signore europeo diciamo abbondante che occupa praticamente 2 sedili, poi la sua ragazza indigena ed io strizzate nel rimanente posto. Ma c'è anche chi viaggia in piedi!!! Sogno i pullman della Malesia...
La prima impressione è che la tranquilla cittadina non brilli certamente per vita notturna, la mattina successiva scopriremo che non brilla nemmeno x vita diurna ma poco importa, siamo venuti per vedere le rovine di questa magica città di un tempo.
La guesthouse è davvero carina! Sembra di essere a casa. Non proprio a casa mia, ecco diciamo a casa di qualcun altro che possiede più metri quadri!
La mattina dopo per raggiungere il sito prendiamo un mezzo di trasporto che loro chiamano bus ma che è una specie di pick up con assetto ribassato (non sto delirando è che non so come spiegare il mezzo ed il supporto fotografico non aiuta quindi metteteci un pò della vostra immaginazione per capire!), una specie di tetto messo sopra e delle panche. Ecco fatto il bus, poca spesa molta resa.....
Di fronte al parcheggio dei "bus" la trovata geniale, noleggiano delle biciclette. Il prezzo del noleggio è ridicolo quindi non ce la sentiamo di contrattare, mi pare di aver pagato 2 euro per tutta la girnata....forse anche meno.
Inforchiamo il mezzo contenti come due teenager e ci lanciamo a tutta velocità (per quello che il mezzo consente) verso i verdi e silenziosi prati che vediamo in lontanaza.
Tocca pagare per entrare, ci sembra anche un prezzo onesto, scopriremo poi che i siti da visitare sono molti e per ogni sito si ripaga l'ingresso.... furbi!!!
Come mi ha scritto Arianna, dopo tanti Buddha dorati e templi che per noi si somigliano molto tra loro qui si vede davvero qualcosa di diverso! e molto bello!
Non per niente il sito è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità. L'atmosfera è serena e si respira e si vive una grande pace, il cielo è azzurrissimo e le nuvole panna montata, i prati verdissimi. I Buddha sembrano sorridere anche loro, si vede che si trovano bene qui! Passiamo tutta la giornata sulla bici dato che i siti da visitare sono sparsi su un'area molto vasta.
Fulvio nell'arco della stessa giornata riesce a perdere una bottiglia d'acqua, un cappello di paglia, un paio di occhiali e mentre scorrazza in bicicletta come un tredicenne semina anche i biglietti di ingresso al sito.
Va badato.
Vedasi nel reportage fotografico il "bus", la guesthouse e Fulvio con bici e cappello prima della tragica scomparsa.
All'atto della restituzione delle bici la signora apposita ci elargisce un fazzolettino imbustato tipo Fresh and Clean. FRESCO DI FRIGORIFERO. Una cosa meravigliosa.
Questo si che è orientamento al cliente!!!!
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