giovedì 7 ottobre 2010
Australians
L'australiano è un animale curioso.
Ha orgnizzato il suo paese in una maniera interessante, da studiare e riproporre in altri continenti... prendiamo un esempio, i treni.
I treni non sono superlussuosi o pretenziosi, i treni funzionano. Tutto qui. Partono puntuali ed arrivano puntuali.
I sedili non saranno comodissimi ma sono interessanti, c'è una specie di manopola che fa si che si possa girare lo schienale, quindi non è necessario viaggiare girati dalla parte sbagliata (in ogni caso l'australiano sul treno non parla con nessuno. Se ne sta per conto suo ed a volte ho visto gente che ha girato il sedile a rovescio pur di non comunicare con nessuno, curioso).
E soprattutto le tariffe sono rivoluzionarie. Ora, non ho avuto tempo nè voglia di studiare questo fenomeno di costume ma vi basti sapere che nella mia guida Frommer's del 1999 (lo soooo, non era proprio aggiornata, ma l'ho scambiata a Kuala Lumpur con altri libri, non volevo pagare una nuova guida australia dato che l'avevo già studiata e ce l'avevo a casa, i posti poi sono sempre gli stessi da visitare, cambiano i ristoranti e gli hotels ma chessene....) il prezzo indicato per un biglietto andata e ritorno per le Blue Mountains era 12,90 dollari andata e ritorno (che era un prezzo onesto anche nel 1999 dato che sono 4 ore di treno in totale...).
Io ho pagato il biglietto 10,40 dollari. Lascio a voi le debite riflessioni.
L'australiano è astuto.
Un esempio su tutti, i commessi nei reparti di articoli per la casa nei grandi magazzini, tipicamente acquistati da donne.
Sono tutti uomini. Non troppo giovani ma nemmeno obsoleti, non troppo belli ma con quel che, quella faccia simpatica e un pò da tuttofare, quella faccia di uno che sa cosa si deve fare se perde il tubo sotto il lavello della cucina insomma.
Sono gentili e disponibili senza scadere nella sgodevolezza ( si dice in italiano?) ma soprattutto distinguono con sicurezza ed al primo colpo un cucchiaio da minestra da un mestolo per la zuppa, cosa pressoche impossibile per la maggioranza del genere umano maschile che fa di tutti questi articoli un fascio e soprattutto vorrebbe vedere il fascio incendiato così non si parla più di piatti, bicchieri, servizi, posate e quant'altro.
Per questo i suddetti reparti sono sempre pieni di clienti.
L'australiano non ha proprio il palato sopraffino.
Un esempio su tutti: cena cucinata in ostello a Melbourne da ragazza australiana.
Pasta buttata nell'acqua fredda appena messa sul fornello. Le ho chiesto perchè, risposta, ovvia, si fa prima.
Acqua pochissima, sempre perchè così si fa prima (e diventa un pò un risotto mi verrebbe da dire).
Sugo: avanzi di insalata cruda, carote crude + concentrato di pomodoro direttamente dal tubetto sull'insalata + salsa comperata + formaggio tipo edam ma magari fosse stato edam, un blocco tipo monolite che viene scalfito solo con una grattugia che lo trasforma in scaglie.
Scola la pasta senza assaggiarla e senza guardare il tempo, tanto più o meno è cotta. Ecco fatta la cena. Ne vuoi un pò? mi chiede. No grazie, troppo gentile.
L'australiano vende davvero tutto quel che ha in garage ogni tanto, vedasi foto.
Sono andata ad un garage sale, ero troppo curiosa, mi faceva un sacco famiglia Bradford.... nel garage l'australiano tiene più o meno le stesse minchiate che teniamo noi italians.
L'australiano è uno sportivo. Molto sportivo. Corsa e bici sono gli sport più praticati. Per unire l'utile al dilettevole molti australians vanno a lavorare e tornano a casa di corsa. Lo so, fa ridere. Ma è vero. Mettono i vestiti nello zaino, si legano bene lo zaino sulle spalle ed in vita e via. Chiaro che in ufficio hanno la doccia....chi non ha la doccia invece corre solo al ritorno.
Un capitolo a parte merita l'australiano surfista, animale molto studiato (soprattutto dalle signore del gentil sesso).
Il surfista figo arriva sulla spiaggia di Bondi scalzo, senza asciugamano, borsa o quant'altro, esiste solo l'uomo ed il mezzo, cioè il surf. Pazienza se deve calpestare 4 bottiglie frantumate di birra camminando da dove avete lasciato la macchina cioè a 6 km fino alla spiaggia, si fa così.
Ecco qui cè una suddivisione, il surfista trendy arriva col mezzo a tracolla, imbandarellato dentro una specie di sacca; il surfista-uomo che non deve chiedere mai invece arriva con la tavola sotto braccio.
Il surfista arriva già con la muta addosso, non si cambia lì; la muta non è ancora ermeticamente sigillata però , altrimenti il surfista muore soffocato. Il surfista non è scemo, teniamolo presente.
Una volta giunto in prossimità dei flutti si passa alla solenne cerimonia della chiusura della muta; per questo sono sempre a disposizione sulla spiaggia delle vallette o delle groopies che si precipitano in aiuto dell'atleta.
Una volta effettuata questa importantissima azione il surfista scruta il mare con aria serissima per alcuni minuti, poi solleva la tavola e si butta elegantemente a mare.
Da questo momento in poi le molte ragazze che accorrono per ammirare i loro eroi smettono di prestare attenzione a quel che succede in acqua e si fanno i fatti loro, ridono, chiacchierano, si fanno le unghie etc etc.
Allora ho pensato una cosa. Ragazzi giovani e meno giovani questo messaggio e per voi.
Non è necessario saper surfare. Non importa, tanto non se ne accorge nessuno. Se effettuate tutti i preliminari come da me indicato vi siete già guadagnati la pagnotta.
Poi vi buttate a mare e salite a cavalcioni sul surf, poi ogni tanto vi ci stendete sopra a pancia in giù e remate con le braccia fino alle onde. Poi state lì; tanto i veri surfisti hanno ben altro da fare che guardare voi e non si accorgono di nulla. chi utilizza il vosro sistema si guarda bene dal puntare il dito dato che siete sulla stessa barca. Meglio di così... certo dovete buttarvi a mare con grazia e sicurezza e dovete saper stare a cavalcioni e remare con le braccia. E possibilmente dovreste saper nuotare.
Una volta usciti dall'acqua avrete tutte le vallette a vostra disposizione che vi aiuteranno a slacciare la muta, poi a voi l'ardua decisione, sfilo la parte superiore della muta o no? Se può aiutare a Bondi ho visto che i superfighi la sfilano, quelli che fan più figura insalamati nella muta aspettano di essere per strada prima di sfilarla.
Ciao Australians ed Australia e ciao amici italiani, ci risentiamo presto da un altro continente!!!
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Ma non sono un po' chiarini??????
RispondiEliminaConsegnato pacco a Sofia.Un bacione
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaabbiamo visitato un sito che ci ha fatto vedere una escursione sul Franz Josef Glacier. Una cosa magnifica e secondo mamma paurosa. Con vista sul mare?
Un bacione
al Franz Josef arrivo dopodomani. Tranquilli, non ho nessuna intenzione di fare delle scalate, solo delle normali camminate....
RispondiEliminagrazie barbara...mi sono rivista a passeggio per i fantastici quartieri di sydney e a Bondi in attenta osservazione della specie surfista di australian...fantastico!
RispondiEliminaIrene L.
ma si lasciano i commenti?!? lo scopro oraaaa!!
RispondiEliminaory
ti dico solo che "baywatch in australia (a bondi" è il programma preferito di mamma e figli purelli! nella prossima vita faccio la velina a bondi, che dici?... complimentoni a ory qui sopra
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