venerdì 15 ottobre 2010
caro babbo ti scrivo.....
Caro babbo ti scrivo...
Lo so che non ti piace essere chiamato così, preferisci papà, ma suonava meglio....
Eccomi qui al Franz Josef Glacier, famosissimo ghiacciaio neozelandese; riprenderei l'arcaico ma pur sempre efficace concetto del savoiardo dato al maiale. E' uno spreco.
E' uno spreco che ci sia io qui e non tu che ami tanto le montagne e che potresti apprezzare davvero fino in fondo quel che sto vedendo e vivendo in questi giorni. E magari azzardare percorsi di 8 o 9 ore che si inerpicano fino alla cima del ghiacciaio dai quali mi tengo a dovuta distanza dato che dopo 4 ore di camminata comincio ad inciampare anche nelle ombre (ricordiamo sempre Lupo, mio ex coach, quando mi chiedeva come fosse possibile che io inciampassi nelle righe del campo, che sono dipinte per i neofiti del basket. Me lo sono sempre chiesto anche io. La risposta è semplice caro Lupo Giordani, inciampavo nei miei stessi piedi, tutto qui).
Capisco che 24 ore di volo per chi non ama volare nemmeno mezz'ora e fa testamento ogni volta che deve prendere un aereo (lo fai ancora? Che risate...) solo un po' tante. Ma sono anche una sfida, dai, secondo me ce la fai, hai fatto cose ben più difficili nella tua vita....
Comunque purtroppo ci sono io qui e non tu e sto facendo del mio meglio per apprezzare la vicenda.
Intanto vorrei aprire un dibattito (Oriana puoi partecipare anche tu adesso che hai scoperto che sul blog si possono lasciare commenti :). I commenti sono per me la parte più bella di questo blog, grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!):
ma se si è ai piedi di un ghiacciaio non vien da pensare che sia un freddo boia? Sono arrivata ieri pomeriggio, un sole incredibile, avevo caldo in maniche corte, vedete voi..... Oggi senza sole la vicenda già cambia a dire il vero, comunque nel mio immaginario la vicenda era semplice, ghiaccio=freddo, no????
Allora stamattina, dopo aver attentamente osservato come si apparecchiava la gente per andare sul ghiacciaio sia ieri per strada che stamattina all'ostello, pantaloni rigorosamente lunghi ed impermeabili, si sono visti anche quelli imbottiti che si usavano in montagna cent'anni fa quando ci andavo anche io e che credevo non esistessero più dato che fanno sembrare anche Linda Evangelista sovrappeso, pile supermegatecnici, giubbotti da mille ed una notte, scarponi da scalata che farebbero un baffo a quelli di Messner e che fanno rumore quando toccano l'asfalto, sciarpe in pile od alpaca, zaini che non sono zaini ma specie di astronavi per quanto sono avvenieristici e che traboccano di integratori salini , barrette energetiche e similari, gps per trovare i sentieri, sono partita baldanzosa con il seguente abbigliamento alla volta del ghiacciaio:
• Pantaloncini Technogym che arrivano sotto il ginocchio, per intenderci quelli che usavo in fiera (Riccardo ti vedo che ancora ridi per le mie performance su quella cacchio di bike da spinning. Non è rispettoso da parte tua ridere così apertamente, sappilo.). Non è che io non possieda dei pantaloni lunghi, ma la gita alle Blue Mountains mi ha insegnato che i jeans quando si infradiciano e si appiccicano alle gambe fanno freddo, meglio il polpaccio nudo con la pioggia, poi magari si restringe un po' con l'acqua, speriamo....
• Maglietta del centro yoga. No, non è una maglietta tecnica, è una normalissima t-shirt in cotone 100% con una scritta in sanscrito, mi porta bene. E' un po' macchiata di tea ma la macchia non va via, pazienza, le montagne non se ne avranno a male spero.
• Gilet in pile comprato in un negozio di Kuala Lumpur che svendeva tutto, pagato 2 euro, presumo non sia riconducibile alla categoria dell'abbigliamento tecnico.
• Giubbotto comprato a Nelson, New Zealand. In un second hand shop (nel quale la gentilissima commessa ottantacinquenne mi ha detto che questa è la primavera più fredda degli ultimi 40 anni in Nuova Zelanda. Avevo avuto il sospetto a dire il vero.) per 8 dollari neozelandesi. E' praticamente una spacie di k-way con l'interno in pile. E' tecnico secondo voi? Manca il cappuccio purtroppo, si vede che il padrone del giubbotto se lo è tenuto. Questo non è bello.
• Scarpe: Nike comprate a Singapore, che altro? Le finte Birkenstock non mi pareva il caso di usarle. Oppure avevo le flip flop.
• Calzini normalissimi di spugna corti, anche detti fantasmini.
• Sciarpa azzurra a fiori, praticamente il foulard (che poi è un pareo inrealtà ) azzurro che vedete in tutte le foto da quando son partita.
• Berretta assolutamente tecnica, ha l'interno in pile, ne vado fiera, è il mio cavallo di battaglia.
• Borsa a tracolla , la solita che è sempre con me. Avrei anche uno zainetto ma si è rotta la zip e poi non sosterrebbe la concorrenza di questi zaini moderni.
• Nella borsa una banana , l'acqua, la cerata. E dei calzini di ricambio...almeno imparo dalle mie disgrazie....
Quando arrivo al sentiero vengo guardata con disprezzo dai più giovani scalatori che evidentemente pensano che la montagna si offenderà per il mio irrispettoso abbigliamento e con pena dagli altri esseri umani più comprensivi.
Però..... se il sentiero è di circa 4 ore, è quasi tutto piano, la giornata è bella, senza offesa, magari sono anche stata fortunata, ma.....alla fine io impiego poco più di tre ore con il mio abbigliamento da pellegrina e tre quarti d'ora per tornare al campo base (che poi sarebbe l'ostello ma campo base fa più effetto, no?) in tutto meno di 4 ore, il gruppone supermegatecnico arriva in città in PULLMAN quando io sono già sotto la doccia. Prrrrrrrrrrrrrrrrrr!
Ma soprattutto, se fate questo giro che sarebbe capace anche Giuseppe mio nipote che non ha ancora due anni perchè ci sono segnali, paletti, avvisi ogni 10 metri e per di più lo fate con una guida, spiegatemi gentilmente, A COSA VI SERVE IL GPS?
Ora un paio di domande caro babbo, c'è una tecnica per la salita? Perchè mi rendo conto che forse le gambe lunghe , che sul piano aiutano molto, in salita rallentano e quando c'è un dislivello di 40 cm mi passano davanti anche le anziane con la zanetta; poi dopo la salita c'è un altro problema che sarebbe la discesa. Oggi ho tentato la tecnica dello sci (non dello spazzaneve che è la mia tecnica naturale di camminamento...) cioè zigzagare per evitare la discesa diretta e quindi lo scivolamento. Ma magari è una gran cazzata e c'è un sistema migliore per evitare di scivolare. Prego astenersi da commenti tipo “comprarsi delle scarpe tecniche” che sono ovviamente inappropriati.
Comunque il ghiacciaio è bellissimo e mi sono proprio divertita!
Amanti della montagna qualche foto per voi, Ele che ne dici, meglio di Ridracoli? Ma tu l'hai visto coi tuoi occhi l'anno scorso...Marina questo sarebbe il paradiso per te e Cristian (un bacione alla piccola Marta).
Ah dimenticavo, ieri ho visto delle pecore appena tosate. Poverine. Fanno ridere. Sembrano dei maialini. O anche degli irlandesi che non hanno preso il sole nelle ultime 10 generazioni ed hanno quel colore misto tra bianco e rosellino e decidono di esporsi al sole.
Ciao a tutti!!!!
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Cara Barbara........ belle montagne e bel ghiacciaio. Vedi mi piace(amo) andare per monti anche per colline perchè mi piace "il camminare" e quindi mi piacciono tutti i bugni del terreno. Tempo fa quando andavo a camminare imprecavo come un facchino ogni volta che il terreno cominciava a salire; cercavo disperatamente "giri ad anello senza salite" ed ora mi da fastidio anche la discesa ma fin che potrò andrò a camminare. Ora passo a questioni tecniche. Giustamente in discesa, soprattutto se ripida, si scende facendo lo slalom come per sciare e possibilmente si tengono le punte dei piedi girate verso l'interno mentre il corpo deve essere a valle. Per la salita le gambe lunghe vanno bene com le corte; il problema è che devi regolare la lunghezza dei passi e quindi bisogna farli molto più corti di quelli che ti verrebbe di fare. GPS: è vero che in quei casi non serve per la camminata ma quando sono a casa riportano quel giro, attraverso il computer, nelle loro cartine e sanno così quanti km. hanno fatto e il grafico della altimetria del percorso. Sul vestiario non ho nulla da insegnare perchè notoriamnete sono lo "straccione" del gruppo.Comunque una foto del tuo abbigliamento tecnico da ghiacciaio sarebbe stata gradita. Mamma è partita ieri mattina per l'Olanda ed è da tante Mil. Buone notizie per Patrick: non deve più fare la chemio. Oggi sono a pranzo dalla Giulia & Co.e ................quando torni?
RispondiEliminaUn abbraccio stretto
come quando torni?!? ma Sergio non potrà mica aver "fretta" di ... tornare!! daltronde sono solo 5 mesi che è partita (a me sinceramente paiono 5 anni aihmè sarà l'Invidia?) chi ce l'ha il coraggio di dirle che qua è tutto statico e immobile, il lavoro è lì che aspetta, vorrei farle una fotografia appena torna e una dopo 1 mese che è tornata, riesco già a immaginare la differenza... non ce li ha più ORA gli occhi cerchiati di stress e stanchezza, la mente è libera, il fisico in grande forma, pagherà più quest'esperienza che... bho non so che... ma cosi è come vivere due vite e non tutti hanno il coraggio di "permetterselo"! Oggi, piovosa e grigia giornata, umido, temperatura vicino ai 10, termosifoni ancora rigorosamente spenti, passo la giornata a riordinare casa e a stirare, della mattina trascorsa a preparare ragù per la prossima settimana e arrosto di faraona non ti racconto nulla, che te la carne non l'apprezzi più come una volta! Ory
RispondiEliminaBa, spettacolare! Cosa ti mancava? Avevi anche gli integratori salini (...vabbé ...la banana, insomma!!).
RispondiEliminaBaci
con un km di gamba ci credo che hai impiegato solo 3 ore ;-p
RispondiEliminaovviamente scherzo!
Grande Ba!
un bacio
Arianna
ahahahah!!! scusate, quella del km di gamba m'ha fatto ridereeee... e mi diverto con poco lo sappiamo (puoi risparmiarti che non sono le tue che sono lunghe ma le mie che sono corte, anche questa è storia scritta!!) bye bye Ori
RispondiEliminapure io uso la tecnica dello zig-zag mi fa sentire sicura tanto da azzardare piccoli balzi ...da stambecco;) bacioni
RispondiEliminaChe meraviglia Barbara!! La Marta ha già visto le sue prime montagne (naturalmente del Sud Tirol), ma presto un viaggetto come dico io....
RispondiEliminaGrazie Baby per la ricetta della torta, ma praticamente mi è venuta una lastra di burro..che dire dovrò aspettare di mangiare quella che fai te per rifarmi la bocca!!!
Un super abbraccio, Mari& Marta