Diario confuso e sconclusionato di un anno di vita, ricerca, viaggio, scoperta e di tutto quello che può accadere ....
L'avventura inizia il 01 maggio 2010!

sabato 24 luglio 2010

Georgetown (tipico nome Malese)






Dopo circa 8 comodissime ore di bus a 3 file (vedasi episodio riguardante i bus) giungo, piu' riposata di quando son partita, a Penang, ridente isola nel nord ovest della Malaysia.
Loro (gli indigeni) si ostinano a chiamarla Pineng in realta', ma tant'e'.
La mia aria rilassata e riposata evapora subito a contatto con la realta', quando mi rendo conto che il driver del bus mi ha abbandonata in una non ben specificata cittadina 18 km a sud di Gerogetown che voleva essere la mia meta. Ovviamente mentendomi spudoratamente. Questo non me lo aspettavo da un malesiano. Non ero preparata.
Non mi faccio sconfiggere dagli eventi e non mi arrendo al taxi, provo quindi i bus locali. Strepitosi.
In mezz'ora sono a Georgetown city center. La citta' non e' come me l'aspettavo. Strano, non succede mai... :).
Dato che anche Georgetown, come Melaka, e' patrimonio dell'Unesco mi immaginavo una cittadina piu' piccola e raccolta, invece e' davvero grande ed a parte la citta' vecchia e' piena di alberghi e palazzi multipiano ed ovviamente mall. Fa un po' Tenerife, ecco. Anche il mare qui fa un po' Tenerife, anzi direi che in molte zone fa piu' palude di Venezia.
Se ne evince che non e' propriamente l'isola x fare del mare selvaggio. Ma e' un'isola strana, piu' ci stai e piu' ti piace.
L'alloggio, Old Penang Guesthouse, e' assolutamente delicious. Le camerate sono da 4 letti, pulitissimo, un sacco di bagni ovunque, le aree comuni moooolto old fashioned.
Direi al secondo posto assoluto della speciale classifica di questo sconclusionato viaggio, subito a ridosso dell'Austrian Hospice a Jerusalem che pero' rimane a tutt'oggi imbattibile.
Conosciuto alla guesthouse un soggetto stranissimo, tal Alan, eta' direi circa 50 anni, gira il mondo da 20 anni, non ho capito di cosa campi, direi che forse insegna inglese quando ha bisogno di soldi. Ecco quindi vi aspettate un soggetto very easy going, invece e' un supermegarigidone, dorme ancora nel dormitorio ma rompe le balle a tutti perche' chiudano a chiave, perche' non facciano rumore quando rientrano, perche' non rientrino ubriachi etc etc...nel dormitorio, eta' media 25 anni..... mi ha fatto molto riflettere, ci si aspetta dalle persone che girano x il mondo molta elasticita', ma non e' sempre cosi', anzi a volte il non avere una casa, un porto sicuro , forse irrigidisce le persone e si aggappano a cose insensate o quantomeno fuori luogo. Boh, poi magari lui era anche peggio 20 anni fa......
Ho conosciuto Lawrence d'Arabia (ovviamente non e' il suo vero nome ma solo l'appellativo che gli ho appioppato, ma essendo lui cresciuto in Arabia Saudita pare che io non sia stata la prima ad avere questa brillante uscita) che in realta' e' americano ma come molti figli di militari americani e' stato in tutto il mondo , abbiamo passato una giornata insieme perche' entrambi volevamo vedere questa famosa Penang Hill, x raggiungere la quale l'unico mezzo valutabile essendo piu' che una hill una mountain, era il famosissimo trenino a cremagliera, uno dei simboli dell'isola. Il trenino e' out of order. Non si sa per quanti giorni. Che bello. Eroicamente decidiamo di A) ignorare le jeep che vanno su per ben 70 ringgit , circa 18 euro e B) andare a piedi. In fondo sono solo 6 km circa.
Al principio del cammino incontriamo Ben (chissa' come si chiama in realta' ma ha avuto compassione di noi e ci ha dato questo nome), un ragazzo autoctono che si arrampica come una capretta sulle colline, ci stacca in men che non si dica.
Io sudo copiosamente dopo 1 km (40 gradi e presumo 100% di umidita'), Lawrence schiuma come un cavallo al termine del palio di Siena.
Ben crolla sulla distanza , oppure gli siam simpatici e ci aspetta, dopo 2 km ci arrendiamo e scendiamo x una bellissima strada alternativa , piena di gradini, in realta' si potrebbe definire una scalinata, che ci conduce ad un belissimo giardino botanico. Nel mezzo del cammin di nostra vita a Ben si rompe una ciabatta (ebbene si, noi attrezzati tipo trekking sull'Annapurna, lui appunto con le infradito)e quindi decide di camminare scalzo in mezzo alle pietre, io immediatamente gli offro i miei calzettoni. Sporchi naturalmente, quelli che ho ai piedi. Un gesto a dir poco magnanimo. Una filantropa direi. Lui rifiuta con un sorriso. Impiego almeno mezz'ora a reralizzare che forse la mia offerta non era poi cosi' allettante e che l'unica cosa sensata da fare sarebbe stata offrirgli le mie scarpe, non i calzettoni. Gli chiedo scusa, lui ride x fortuna! Studia biononsocosa ad Adelaide (Giulia e' in Australia), ci parla della Malesia, passiamo delle belle ore, addirittura ci accompagna al mall con la sua auto. Allego foto di Ben e Lawrence!
Il giorno dopo Lawrence parte, conosco Tanja su un bus, ragazza tedesca di ben 21 anni. Idee chiarissime sul suo futuro, mi piace molto questa nuova generazione di stranieri, li invidio, io non ho minimamente le idee chiare ed ho il doppio della loro eta'. Chissa' se anche i 21enni italiani sono cosi'. boh....
Comunque passo tutta la giornata con lei, imparo davvero un sacco di cose interessanti, chiacchieriamo anche a lungo sulla seconda guerra mondiale....mi ha colpito molto una cosa che mi ha detto, grazie ai mondiali di calcio del 2006 appunto in Germania e' stata la prima volta che hanno potuto alzare la bandiera del loro paese con orgoglio (x l'organizzazione)....
Ciao Penang/Pineng!

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