Diario confuso e sconclusionato di un anno di vita, ricerca, viaggio, scoperta e di tutto quello che può accadere ....
L'avventura inizia il 01 maggio 2010!

giovedì 15 luglio 2010

India au revoir!!!

Come avrete ben potuto immaginare il blog che tengo non e' in presa diretta, non sono un corrispondente dalle zone di guerra e trovare internet point x potermi esprimere a volte non e' semplice....quindi c'e' sempre qualche giorno (a volte settimana) di scarto tra le avventure che leggete e quello che mi sta capitando nel momento e nel luogo dove mi trovo quando scrivo, ed ora non sono piu' in India...a dire il vero sono contenta di essere partita (sempre tutto molto semplice, da Varanasi treno 16 ore fino a Kolkata che sarebbe Calcutta, traduco altrimenti mia sorella non ci capisce piu' niente e mi confonde le nazioni ed i continenti, 1 notte in treno, dalla stazione 1 ora di taxi x andare in aeroporto a Kolkata che lo auguro solo a qualcuno che mi sta molto sulle balle, poi 5 ore in aeroporto, poi come per magia, si arriva in un altro mondo.....forse e' il paradiso. Ah, no e' la Malesia, che sarebbe Malaysia ma abbiate pazienza, abbiam sempre il problema di mia sorella) ero un po' provata da quest'India, mi serviva un po'd'aria....poi piu' avanti sicuramente ci torno per andare in Kerala, Goa e Tamil Nadu ma adesso avevo proprio bisogno di tregua.....
Quest'India diciamo on the road, senza accompagnatori, guide, autisti, alberghi fighi, auto private e quant'altro che possa in qualche modo "proteggerti" ma vivendo proprio senza rete mi ha provata.... sono contentissima di averla vissuta cosi'ma ....l'insistenza della gente, il rumore continuo ed assordante, il caldo insopportabile, lo sporco ovunque, la mancanza di spazio, la disporganizzazione, ma soprattuttto la mancanza assoluta di rispetto da parte degli uomini nei confronti delle donne dimostrata con sguardi, atteggiamenti, parole ed a volte gesti (che non sto qui a specificare ma dei quali non ci sarebbe certo da andare fieri se fossi in loro), siano esse straniere o locali,avvilirebbero chiunque....e, guarda un po', io sono invece fiera ed orgogliosa di essere una donna e di essere la donna che sono (Oddio, non sempre, adesso non prendetelo x un delirio di onnipotenza, ma ogni tanto mi sovviene questo pensero che non sono poi cosi' male) e non voglio sentirmi privata di questa fierezza.
Ergo questa parte del viaggio e'un'"esperienza" che rifarei perche'credo che mi abbia insegnato davvero molto, tra la miriade di cose che sto cercando di analizzare (o con le quali sto facendo i conti...) mi ha davvero fatto capire quanto siamo fortunate noi "western ladies", semplicemente perche' siamo libere.... la notte della finale Spagna/Olanda ero a Kuala Lumpur (Malesia...)....la citta' non e' andata a dormire in attesa della partita che li' e' andata in onda comodamente alle 02,30 am, una marea di gente semplicemente passeggiava, rideva, scherzava , io tra loro, una sensazione di liberta' e leggerezza che definire piacevole e' riduttivo....
Non voglio naturalmente fare di tuta l'erba un fascio pero', ho conosciuto anche tanta bella gente, ricordo con piacere uno fra tutti, Sambu al ristorante dell'hotel Puja, a Varanasi, bellissime chiacchierate rigurdanti i suoi pellegrinaggi e la sua vita e divertenti lezioni di italiano (io a lui, non vorrei che pensaste il contrario). Ciao Sambu! Anche se nemmeno sai che sto scrivendo di te....

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